Ispezione dei Nas nella mensa del carcere: sotto la lente la qualità dei pasti per gli agenti

Nel giorno della festa della polizia penitenziaria, i carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità (Nas) sono entrati nel carcere Lorusso e Cutugno di Torino per un'ispezione approfondita. I controlli, effettuati in collaborazione con il personale dell’Asl, si sono concentrati sulla mensa obbligatoria di servizio, dove ogni giorno vengono serviti i pasti agli agenti penitenziari e al personale civile dell’istituto.

L’intervento è cominciato alle dieci del mattino e si è protratto per diverse ore, coinvolgendo tutti gli spazi destinati alla preparazione e alla distribuzione degli alimenti. Secondo quanto trapelato da fonti informate, l’ispezione è stata di tipo sanitario e igienico, e ha riguardato anche l’organizzazione e la qualità del servizio mensa.

A fare da sfondo all’intervento dei Nas ci sono le segnalazioni ricorrenti giunte nel tempo da parte dell’Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria (Osapp), che più volte aveva espresso preoccupazioni sulla qualità dei pasti serviti. Le lamentele del personale, raccolte dal sindacato, erano state inviate sia alla direzione del carcere sia al provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria, chiedendo interventi concreti per migliorare la situazione.

L’ispezione, avvenuta in una giornata simbolica per il corpo di polizia penitenziaria, assume un valore ancora più significativo: un’azione che punta a verificare le condizioni in cui operano quotidianamente gli agenti, spesso sottoposti a turni estenuanti e a condizioni logistiche non sempre adeguate.

In attesa degli esiti ufficiali dei controlli, la vicenda riporta l’attenzione su un tema cruciale: il diritto a un pasto dignitoso per chi lavora in prima linea nelle carceri, in un contesto già segnato da forti tensioni, carichi di lavoro pesanti e una crescente pressione sul sistema penitenziario italiano.

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