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14 Marzo 2025 - 11:16
“Siamo rimasti molto stupiti da alcuni commenti e da alcune azioni in merito perché è da tanto tempo che i cittadini, e non solo i residenti in zona, ci chiedono un intervento di risistemazione della pavimentazione e dei marciapiedi di corso Nazioni Unite, spesso causa di cadute e di situazioni di disagio”.
Inizia così il commento della sindaca di Ciriè Loredana Devietti, di fronte alla crescente polarizzazione dell’opinione pubblica rispetto al progetto di riqualificazione di Corso Nazioni Unite. I lavori, iniziati il 3 marzo, sono stati subito contestati da un gruppo di cittadini capitanati dalla professoressa Daniela Lazzarino, residente ambientalista che anni fa si era distinta per la battaglia fatta contro l’abbattimento degli alberi in piazza Rossetti.
“Siamo pronti a presentare una diffida con un avvocato – ha dichiarato Lazzarino in una intervista rilasciata al nostro giornale – e per questo ho deciso di scendere in strada a raccogliere le firme. Ieri ho chiesto la delibera con cui è stato disposto l’abbattimento, ma l’amministrazione si è rifiutata di consegnarmela. Ho dovuto spulciare l’albo pretorio per trovarla. E la risposta della sindaca Loredana Devietti? 'Noi siamo stati votati e facciamo quello che vogliamo'. Un’arroganza che calpesta il concetto stesso di democrazia e partecipazione."
Di fronte a queste accuse la sindaca risponde che quello di Corso Nazioni Unite è “in assoluto l’intervento più atteso e richiesto dai cittadini a me, al Vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Aldo Buratto, ai nostri uffici tecnici: non c’è stato incontro con i residenti in cui non ci sia stato chiesto di fare di tutto per riqualificare e rendere sicura una delle più importanti arterie della città”.
La prima cittadina ricorda che questo intervento è possibile grazie ad un finanziamento di 1 milione e mezzo di euro ottenuto dal Ministero dell’Interno ed è “mirato alla messa in sicurezza del canale Disturba che scorre sotto il corso e la cui la tubazione è in gran parte ammalorata e in vari punti ostruita dalla presenza delle radici degli alberi, purtroppo non adeguati per posizione e tipologia”.
Secondo i dati dichiarati dall’amministrazione, i tecnici e gli esperti hanno più volte sottolineato la necessità di intervenire. In mancanza di un intervento urgente, infatti, il rischio sarebbe di “causare gravi problemi sia dal punto di vista di mancato contenimento del canale stesso, sia per la caduta degli alberi non correttamente radicati: scenari che non si possono assolutamente trascurare, date peraltro le manifestazioni a cui ormai ci ha abituato il cambiamento climatico”.
“Sappiamo che la maggior parte delle persone lo sa e condivide, soprattutto chi non ha posizioni preconcette ma ascolta le motivazioni, senza fermarsi alle apparenze o purtroppo alla disinformazione diffusa in questi giorni” ha continuato la sindaca.
Quello che contestano i cittadini che hanno espresso il loro dissenso, però, è il mancato accesso ai documenti che attestano questi dati. Per questo motivo, Daniela Lazzarino ha avviato una raccolta firme per fermare la seconda ondata di abbattimenti e chiedere un’azione immediata per tutelare il verde urbano.
Loredana Devietti ha affermato anche che l’attuale giunta ha sempre ascoltato le opinioni dei residenti e, sebbene i contestatari affermino il contrario, ha riportato più volte alla cittadinanza il progetto di riqualificazione di Corso Nazioni Unite.
“Fin dalle sue prime fasi, l’intervento di corso Nazioni Unite è stato illustrato anche negli incontri con i cittadini del maggio scorso, poi nelle commissioni consiliari, al tavolo degli ambulanti del mercato cittadino e infine nuovamente ai residenti ed esercenti dell’area interessata, il tutto intervallato da comunicati stampa e dalle pubblicazioni sui diversi canali.
Tutto questo non è scontato, non tutti lo fanno ma noi l’abbiamo sempre portato avanti con convinzione”.
Inoltre, la sindaca ha ricordato l’attenzione che l’amministrazione riserva alle questioni ambientali, riportando tra gli altri, l’esempio della rimessa in sicurezza di Strada Crotti e dell’ex Ipca. “Non tutte le decisioni sono facili, talvolta per esigenze tecniche e soprattutto di sicurezza e incolumità della cittadinanza bisogna fare delle scelte, anche se non ci piacciono ma per l’intervento su corso Nazioni Unite è stata prevista un’adeguata compensazione ambientale con la sostituzione delle piante perché siamo ben consapevoli dell’importanza degli alberi per mitigare le temperature in ambiente urbano e favorire un microclima adeguato. Un’ amministrazione seria deve avere delle priorità, tra le quali c’è la sicurezza e, quando come noi ci tiene all’ambiente, deve optare per la sostituzione degli alberi con specie più adatte al contesto urbano in cui sono inserite” ha infine concluso Devietti.
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