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Ciriè, dove lavorare diventa un reato: quattro multe in un giorno a chi porta il gas

Danilo Bianco denuncia il sistema che penalizza i fornitori essenziali nel centro storico

Ciriè, dove lavorare diventa un reato: quattro multe in un giorno a chi porta il gas

Ciriè, dove lavorare diventa un reato: quattro multe in un giorno a chi porta il gas

Danilo Bianco è consigliere comunale di minoranza a Mathi, ma per lavoro gira con il suo furgone per consegnare bombole del gas anche nel centro storico di Ciriè, quello pedonalizzato, dove ogni rifornimento rischia di trasformarsi in un vero e proprio salasso. Il servizio è gratuito, ma il costo delle multe lo sta rendendo insostenibile: "Ne ho prese quattro in un solo giorno, da 68 euro ciascuna".

Un conto salatissimo, che lo ha portato a lanciare un appello video rivolto ai colleghi amministratori di Ciriè, chiedendo loro un incontro per modificare un sistema che, a quanto pare, ha più di qualche falla.

La consegna delle bombole di gas è un servizio essenziale, specialmente nei periodi invernali, quando il riscaldamento e l'acqua calda sono fondamentali per la vita quotidiana di molti anziani.

"Ogni volta che ricevo una chiamata, dovrei mandare una mail alla polizia locale con la foto del libretto e altre indicazioni. Ma io non posso prevedere quando finisce il gas! Offro un servizio essenziale, soprattutto nei mesi freddi, a persone anziane e famiglie con bambini piccoli. Non sto vendendo dvd o articoli da collezione: è un bene primario! Io non sono Amazon che fa un programma della giornata...", denuncia Bianco nel suo sfogo social.

Non punta il dito contro la polizia municipale ("capisco il loro lavoro, non ho rancore"), ma chiede che gli assessori si degnino di affrontare il problema con un minimo di buonsenso. La questione, infatti, non riguarda solo lui: a Ciriè, qualsiasi fornitore di servizi che debba entrare nel centro storico deve fare i conti con una burocrazia che sembra studiata più per ostacolare che per agevolare chi lavora. Un regolamento che, anziché rendere la vita più semplice, la complica ulteriormente.

 

Il problema della ZTL e delle autorizzazioni temporanee è un tema dibattuto in molte città italiane. L'idea di limitare il traffico nelle aree pedonali nasce con l'intento di ridurre l'inquinamento e migliorare la vivibilità urbana, ma spesso viene applicata senza tener conto delle esigenze di chi offre servizi essenziali. Le regole attuali, secondo Bianco, sono rigide e non tengono conto delle reali necessità dei lavoratori.

Basterebbe poco per migliorare la situazione: un permesso specifico per i fornitori di beni essenziali, un sistema digitale più rapido per la segnalazione dei mezzi in entrata, o semplicemente un confronto tra amministrazione e commercianti per trovare una soluzione condivisa. Ma finora, le richieste sono cadute nel vuoto.

E mentre le multe continuano a fioccare, cresce la frustrazione di chi, come Bianco, cerca solo di fare il proprio lavoro.

"La politica dovrebbe aiutare i cittadini, non mettergli i bastoni tra le ruote. Avrei anche potuto rivolgermi a Striscia la notizia ma non voglio far ridere nessuno...", conclude Bianco. La domanda ora è una sola: qualcuno nell'Amministrazione di Ciriè lo ascolterà o continuerà a far finta di nulla?

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