Bici lanciata ai Murazzi, in Appello chiesti 16 anni per Victor Ulinici

Una bici elettrica scagliata dalla balaustra dei Murazzi, una notte di follia che ha segnato per sempre la vita di Mauro Glorioso, studente universitario palermitano, rimasto tetraplegico a seguito dell'impatto. A distanza di due anni da quei drammatici momenti, il processo in Corte d’Appello di Torino giunge a un punto cruciale: la Procura ha chiesto una condanna a 16 anni di reclusione per Victor Ulinici, uno dei maggiorenni accusati del gesto.

L’imputato, presente in aula, è accusato di tentato omicidio. In primo grado, con rito abbreviato, era stato condannato a 10 anni e 8 mesi, una pena inferiore rispetto ai 14 anni richiesti dalla pm Livia Locci. Tuttavia, la Cassazione, ritenendo necessario un ricalcolo, ha disposto il ritorno del caso in Appello, portando l’accusa a chiedere una pena più severa.

La vicenda giudiziaria coinvolge anche altri giovani che, quella notte tra il 20 e il 21 gennaio 2023, facevano parte del gruppo responsabile del lancio della bicicletta. Una seconda imputata maggiorenne, che ha scelto di affrontare il processo con rito ordinario, è già stata condannata a 16 anni di reclusione il 9 gennaio scorso. Per i tre minorenni coinvolti, la giustizia ha confermato nel marzo 2024 le sentenze di primo grado con pene rispettivamente di 9 anni e 9 mesi, 9 anni e 4 mesi e 6 anni e 8 mesi.

L’episodio ha suscitato un’onda di indignazione, diventando un caso simbolo della violenza insensata che, troppo spesso, segna le notti della movida torinese. L’accusa ha sottolineato la gravità dell’azione, non solo per le conseguenze devastanti riportate dalla vittima, ma anche per il carattere estremamente pericoloso e imprevedibile del gesto, che avrebbe potuto coinvolgere chiunque si trovasse nei pressi della riva del Po in quel momento.

L’udienza decisiva per Victor Ulinici è fissata per il 4 febbraio, quando la Corte d’Appello di Torino dovrà pronunciarsi sulla nuova richiesta di condanna.

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