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Blackout e disagi a Chivasso e dintorni: interruzioni di corrente tra rabbia e domande senza risposte

Blackout diffuso scatena rabbia e domande tra i cittadini, ma dalle autorità nessuna risposta

Blackout e disagi a Chivasso

Blackout

La città di Chivasso e diverse zone limitrofe si sono trovate nuovamente al buio nella serata del 24 gennaio, quando un improvviso blackout ha colpito gran parte del territorio. Da Corso Galileo Ferraris alle vie circostanti, passando per quartieri come Blatta, Coppina, Togliatti, e addirittura Montegiove e Brandizzo, numerosi cittadini hanno segnalato interruzioni di corrente o sbalzi continui, lasciando la popolazione nel caos e, in molti casi, senza risposte chiare sulle cause del problema.

Il blackout ha scatenato una valanga di commenti sui social, con i residenti che si sono riversati online per confrontarsi, condividere la propria esperienza e cercare spiegazioni. In pochi minuti, le piattaforme digitali si sono trasformate in una bacheca pubblica di sfoghi e domande.

Una serata di disagi diffusi: "Anche qui al buio"

Le segnalazioni sono arrivate da tutte le zone della città. “Anche via Bradac”, scrive un'utente, mentre un'altra commenta: “Zona Coppina ancora al buio”. E ancora “anche via Mazzé” è stata colpita. Qualcuno segnala che il blackout ha toccato anche la zona Blatta. Altri commenti simili continuano a evidenziare un problema diffuso, con persone che lamentano sbalzi di corrente ripetuti, come in via Berruti, via Montegrappa e in via Paolo Regis.

Le interruzioni di corrente non sono state brevi. Molti cittadini hanno riportato che le luci sono tornate dopo diversi minuti, ma con continui sbalzi che hanno causato problemi agli elettrodomestici e preoccupazioni per eventuali danni. 

Cittadini preoccupati dal blackout

Non sono mancate le critiche e le domande, che hanno fatto emergere la frustrazione per una situazione che molti ritengono inaccettabile nel 2025. Come chi si chiede: “È possibile che nel 2025 vada ancora via la luce a una città intera? Ed è possibile che nessuno dica nulla?”. Una domanda che riecheggia tra molti residenti, desiderosi di sapere chi debba essere ritenuto responsabile.

Alcuni suggeriscono che il blackout possa essere collegato a lavori sulla rete elettrica, ma lamentano la totale mancanza di comunicazioni preventive. “Avvisassero se stanno facendo dei lavori”, scrive qualcuno, riassumendo il sentimento di molti. Altri, invece, si interrogano sulle possibilità di ottenere un risarcimento per i disagi subiti: “Sarebbe da chiedere come è possibile chiedere i danni alle compagnie o al Comune”.

La sensazione prevalente è di frustrazione e impotenza, aggravata dal fatto che non è la prima volta che la città si trova ad affrontare una situazione simile.

I rischi e le conseguenze del blackout

Le interruzioni di corrente hanno avuto anche conseguenze pratiche. Diverse segnalazioni riportano disagi in aree strategiche della città, come i semafori di via Togliatti, che sono rimasti spenti, causando potenziali rischi per la circolazione. La mancanza di elettricità ha inoltre generato timori per gli elettrodomestici, soprattutto a causa dei continui sbalzi che possono danneggiare gli apparecchi elettronici.

Alcuni residenti segnalano che anche dopo il ritorno dell’energia elettrica si sono verificati problemi: “In via Dante è tornata, ma ci sono sbalzi di corrente”. Una situazione che lascia spazio a preoccupazioni più ampie, come il possibile impatto sulla sicurezza degli impianti elettrici cittadini e sui servizi essenziali.

A complicare ulteriormente il quadro è stata l’assenza di informazioni ufficiali. Fino a tarda sera, nessun comunicato è stato diffuso né dalle compagnie energetiche né dalle autorità comunali. Questa mancanza di trasparenza ha alimentato il malcontento, portando molti cittadini a sentirsi abbandonati di fronte al disagio.

Il silenzio delle autorità ha lasciato spazio a ipotesi e supposizioni, ma ha anche evidenziato la necessità di una comunicazione più efficace in situazioni di emergenza.

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