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Ivrea in Azione

Qualcosa di sinistra...

La sinistra, tradizionalmente, così dicono, si impegna a tutelare l’ambiente e a proteggere i più fragili. Eppure, a distanza di tempo dall’insediamento mi chiedo se possiamo realmente riconoscerle quelle istanze tipiche di una politica progressista.

Matteo Chiantore e Fabrizio Dulla

Matteo Chiantore e Fabrizio Dulla

Alcune riflessioni da tempo mi frullano per la mente riguardo alla giunta comunale e sul suo orientamento politico. Una cosa non mi è chiara: che cosa ha fatto di sinistra?
L’argomento è di fondamentale importanza, specialmente in un contesto come il nostro, dove le scelte politiche non possono prescindere dall’impatto sociale ed ambientale.

La sinistra, tradizionalmente, così dicono, si impegna a tutelare l’ambiente e a proteggere i più fragili. Eppure, a distanza di tempo dall’insediamento mi chiedo se possiamo realmente riconoscerle quelle istanze tipiche di una politica progressista.

Prendiamo la questione ambientale e climatica, uno dei pilastri sui quali la sinistra ha sempre costruito la propria narrativa, mi sembra opportuno analizzare le azioni intraprese fino ad oggi, in pratica poco, anzi, pochissimo e quel pochissimo non è mai stato relazionato dal sindaco in consiglio comunale, come invece dovrebbe fare, in base ad una mozione emendata dal sottoscritto e votata dalla stessa maggioranza… vabbè.

Quali progetti sono stati avviati per garantire la qualità dell’aria?

Ironia della sorte, con Chiantore, sono arrivati 100 autobus in corso Nigra, che sostano con i motori accesi tutto il giorno. Cosa stiamo aspettando per fare perlomeno rispettare l’art.157 del codice della strada? Sempre qui mancano i servizi igienici e i viaggiatori (3000 minimo ogni giorno) sono costretti a fare i propri bisogni ovunque o a trattenersi fino ad Aosta.

Quali misure sono state adottate per promuovere la sostenibilità? A mio avviso anche qui nulla. Parliamo degli ascensori rotti al Movicentro e all’ospedale. Fresc sembra non preoccuparsene più di tanto, in attesa, forse, dell’arrivo di Gesù Cristo per il miracolo: “Alzatevi e camminate”. Insomma, non trovo segnali tangibili di un impegno coordinato e coerente in questo ambito. Anzi, la sensazione è di una staticità preoccupante di una maggioranza che si sente vittima e martire di una cospirazione e agisce solo in risposta agli attacchi delle opposizioni. “Maledetto quel giorno che parlò di percezione”, qualcuno direbbe...

Massimo Fresc

Massimo Fresc

Passando ai più vulnerabili, mi appare altrettanto complicato individuare interventi significativi. Un esempio è il caso Ilaria, che noi dell’opposizione (Azione Italia Viva e Lista Sertoli), abbiamo dovuto far emergere con il sostegno del giornale La Voce, altrimenti sarebbe stata indifferenza totale. Un altro esempio è la pessima gestione di un contenzioso nato dalla scissione fra Aism e la neo associazione Sclerosi Multipla Canavesana, costretta ad abbandonare la sede di Ivrea e trasferirsi a Banchette. E così Aism ha le chiavi di un locale concesso dall’amministrazione per una sede praticamente inattiva, neanche un buco alla maggioranza degli iscritti passati a SMC.

L’assistenza alle famiglie in difficoltà, il supporto ai disabili, le iniziative per la disoccupazione giovanile: sono solo alcuni degli altri campi in cui la giunta potrebbe dimostrare la propria vocazione “di sinistra”, ma i risultati appaiono non sufficienti e si continuano a delegare le associazioni. Lo si fa anche con il commercio per la “gioia” dei commercianti.

È fondamentale riconoscere che la lotta per la giustizia sociale non può essere ridotta a slogan elettorali, ma deve tradursi in azioni concrete anche nei confronti delle persone private della libertà. E anche in questo caso c’è un problema. In seguito ad una mia mozione votata dalla maggioranza, dovremmo svolgere un consiglio comunale aperto una volta l’anno in carcere, Invece? Tutto tace, persino l’assessora Colosso.

In questo scenario, credo sia utile riflettere su un aspetto che tende a sfuggire nel dibattito: l’idea che destra e sinistra rappresentino due entità totalmente distaccate l’una dall’altra. Io dico che i partiti, spesso alimentati da interessi politici, rischiano di oscurare la vera essenza della politica locale.

In un comune come Ivrea, infatti, ciò che risulta prioritario è il sostegno alle persone, alle loro battaglie quotidiane e ci metto dentro anche il commercio, vitale per la bellezza della nostra città, per i turisti e per la voglia di frequentarla.

Le forze politiche, sebbene utili per definire posizioni ideologiche, non dovrebbero diventare strumenti di divisione e conflitto tra cittadini. Il mio è un appello a tutti coloro che credono in un’amministrazione inclusiva e responsabile, dove la sicurezza è un tema prioritario quanto tutto il resto. È fondamentale non restare passivi, stimolare un dialogo costruttivo, aperto al confronto e privo di filtri ideologici. E mi sfrego le mani al pensiero che proprio questo giornale possa fungere da spazio di discussione per tutte le voci della nostra comunità. Un’opportunità per dare visibilità a diverse prospettive, nella speranza che emergano soluzioni nuove e stimolanti.

Perché non c’è differenza tra sinistra e destra se si portano avanti politiche giuste e rispettose verso tutti. Che poi quest’amministrazione sta portando avanti ciò per cui il centrodestra aveva lavorato. Quindi dove sta la differenza?

Concludo, con un abbraccio affettuoso ad una collega del consiglio comunale che se n’è andata troppo presto, ringraziandola per tutto l’amore che ha saputo dare alla comunità.
Ciao Nella!

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