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Cronaca

Mancano le coperte all’ospedale di Chivasso: pazienti costretti a portarle da casa

Una cittadina denuncia la carenza di coperte al pronto soccorso e chiede aiuto sui social. Indignazione, ironia e critiche alla gestione ospedaliera

Capodanno tra le polemiche: mancano coperte all'ospedale di Chivasso

Mancano le coperte

Il nuovo anno inizia con una polemica rovente per l’ospedale civico di Chivasso, gestito dall’ASL TO4. Il caso è scoppiato sui social, dove una cittadina, Cristina Barbieri, ha pubblicato un appello che ha fatto il giro dei gruppi Facebook locali. Nel messaggio, scritto con toni di frustrazione, la donna denuncia la mancanza di coperte nel pronto soccorso, una situazione che ha costretto i familiari dei ricoverati a portarle da casa.

"Buongiorno e buon anno a tutti," scrive Cristina, "volevo chiedere se per caso qualcuno ha delle coperte vecchie che non usa più ma in buone condizioni da dare via. Io ho mio marito ricoverato all’ospedale di Chivasso e mi ha detto che al pronto soccorso non hanno abbastanza coperte per tutti. Io gliel’ho dovuta dare da casa. Se c’è qualcuno che le ha, portatele per favore perché ci sono anziani senza coperte di notte! Grazie mille.”

Il post ha raccolto rapidamente 16 reazioni, 12 commenti e 3 condivisioni, sollevando una vera e propria ondata di indignazione.

Tra i commenti, non mancano le critiche dirette alla gestione dell’ospedale. Giovanna Tatti scrive: "Che vergogna un pronto soccorso senza coperte. Fossero solo quelli i problemi di quel pronto soccorso." Altri, come Beatrice Alia, sottolineano l’assurdità della situazione: "Non avere coperte e farsele portare da casa è assurdo!"

Non manca chi ironizza amaramente. Raffi Bi commenta: "Dopo 5 giorni di ricovero al pronto soccorso, posso solo suggerire ai familiari di guardare negli armadi dei bagni... magicamente potrebbero esserci.” Un’altra utente, Giulia Muto, getta ulteriore benzina sul fuoco: "Non è vero che non ci sono coperte, è che fanno schifo loro... esperienza personale purtroppo.”

Tra le voci istituzionali, emerge quella di Claudio Moretti, direttore del reparto di Cardiologia dell’ospedale di Chivasso, che tenta di riportare la discussione a toni più concreti. Nel suo commento scrive: "Chi ha ricevuto la richiesta di coperte da casa potrebbe segnalare il caso all’URP dell’Ospedale di Chivasso oppure scrivermi in privato?” Una risposta che, tuttavia, non sembra aver calmato le polemiche.

La situazione evidenzia ancora una volta le difficoltà di un sistema sanitario che fatica a garantire beni essenziali. Gli utenti non risparmiano critiche, sottolineando come episodi simili minino la fiducia nei confronti di una struttura che dovrebbe rappresentare un punto di riferimento per il territorio.

Insomma, mentre la città si organizza per donare coperte, la vicenda rimane un simbolo dell’inefficienza di una gestione ospedaliera che, nel 2025, non dovrebbe trovarsi a mendicare aiuto sui social per rispondere a bisogni così basilari.

coperte

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