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04 Dicembre 2024 - 11:20
Scuola e DSA: quando il cervello funziona diversamente, ma non meno!
Cosa si cela dietro le difficoltà di apprendimento che alcuni bambini incontrano a scuola? I disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) sono una risposta complessa a questa domanda. Questi disturbi del neuro-sviluppo, che riguardano la capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto e fluido, si manifestano con l'inizio del percorso scolastico e colpiscono circa il 5% dei bambini nelle scuole primarie e secondarie di primo grado. Tuttavia, non risparmiano nemmeno gli studenti delle scuole superiori e delle università.
I DSA non sono semplicemente difficoltà scolastiche, ma caratteristiche neurofunzionali innate. Non derivano da un deficit di intelligenza, sensoriale o da problemi psicologici, né possono essere considerati una malattia. Si tratta, piuttosto, di un diverso neuro-funzionamento del cervello. Questo significa che, pur non precludendo la realizzazione delle abilità specifiche, richiedono un approccio mirato per essere gestiti.
I disturbi specifici dell'apprendimento si suddividono principalmente in quattro tipologie. La dislessia, caratterizzata da difficoltà nella lettura fluida e accurata, può compromettere la comprensione testuale e generare criticità emotive. La disgrafia riguarda le problematiche nella realizzazione esecutiva della scrittura, influenzando la leggibilità e la velocità di produzione dei testi. La discalculia si manifesta come difficoltà nell'eseguire operazioni di calcolo e comprendere i concetti aritmetici di base. Infine, la disortografia interessa i problemi nella conversione accurata dei suoni in simboli grafici, portando a errori ortografici e difficoltà nel riportare correttamente doppie e accenti.
Una diagnosi tempestiva è cruciale per supportare lo sviluppo dei bambini con DSA. Permette di attivare interventi mirati che consentono di sviluppare strategie di apprendimento personalizzate, ridurre l'impatto emotivo delle difficoltà e preservare l'autostima e la motivazione degli studenti.
La valutazione diagnostica prevede prove testistiche approfondite, valutazioni neuropsichiatriche e analisi delle abilità di lettura, scrittura e calcolo, oltre all'esame delle funzioni neuropsicologiche. Questo approccio completo mira a comprendere pienamente le caratteristiche specifiche del disturbo di apprendimento, stilando un piano di potenziamento individualizzato e identificando strumenti didattici idonei.
Riconoscere e supportare tempestivamente i DSA significa offrire ai bambini gli strumenti necessari per trasformare quello che potrebbe essere percepito come un ostacolo in un percorso di crescita e apprendimento personalizzato. La comprensione, il supporto e gli interventi mirati possono fare la differenza nel percorso di sviluppo.
Sebbene sia fondamentale individuare i DSA già nell'infanzia, ci sono adulti che potrebbero non aver ricevuto una diagnosi precoce e, di conseguenza, non essere consapevoli delle proprie difficoltà. Questi disturbi possono manifestarsi con differenti gradi di espressività, influenzando vari ambiti della vita quotidiana, dal contesto domestico a quello lavorativo e relazionale. Una diagnosi in età adulta può rivelarsi estremamente preziosa, permettendo di attivare interventi riabilitativi che offrono strategie individualizzate per affrontare le difficoltà quotidiane con minore sforzo.
Inoltre, contribuisce a ridurre l'impatto che tali disturbi possono esercitare sulle decisioni educative, professionali e sulle scelte di vita. Le visite relative ai DSA in età adulta si possono eseguire presso la sede Affidea|CDC di Torino, offrendo un'opportunità di crescita e consapevolezza anche per chi ha superato l'età scolastica. In questo modo, i DSA non rappresentano più un ostacolo insormontabile, ma una sfida da affrontare con gli strumenti giusti.
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