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Sanità

Aiutateci! Gli infermieri chiedono aiuto ai sindaci... poveri illusi!

La crisi del personale infermieristico ha messo in ginocchio l'Asl To4. Il sindacato Nursind lancia un appello alla Conferenza dei Sindaci

Giuseppe Summa del Nursind

Giuseppe Summa del Nursind

Asl To4 in una crisi sempre più profonda. È il sindacato Nursind a lanciare l’allarme in una lettera inviata il 27 settembre 2024 alla Conferenza dei Sindaci, presieduta dal sindaco di Ivrea, Matteo Chiantore.

E' firmata dal segretario territoriale Giuseppe Summa e racconta di un dramma destinato a peggiorare se non si interverrà tempestivamente. Quello della progressiva e drammatica diminuzione di infermieri.

Una dichiarazione che pesa come un macigno, soprattutto se si considera che il numero di laureati del Corso di Infermieristica di Ivrea non è sufficiente nemmeno a coprire il fabbisogno ordinario dell’Asl To4.

«Ci sono grosse difficoltà nel garantire la copertura del turn-over, nonostante le graduatorie concorsuali si esauriscano in poche settimane», sottolinea Summa.

infermiere

La verità? C'è che nel corso degli ultimi anni, la categoria è stata trascurata, nonostante i continui appelli e le denunce da parte dei sindacati. C'è che l'Asl To4 risulta meno appetibile rispetto ad altre aree più vicine a Torino, dove le condizioni di lavoro sono considerate migliori. Si aggiungono le uscite dal sistema sanitario, dovute a pensionamenti o altre motivazioni, non rimpiazzate in tempo...

Summa avverte che la carenza attuale rischia di peggiorare drasticamente se non si prenderanno provvedimenti immediati. «Di questo passo - stigmatizza - non solo non vedremo mai l'applicazione del DM 77 e di tutta la riorganizzazione territoriale, ma saremo costretti a ridurre ulteriormente posti letto e chiudere o non riaprire servizi come già oggi sta accadendo».

La crisi del personale infermieristico non è solo una questione interna alla sanità, ma un problema che avrà conseguenze dirette sui cittadini e sui malati. La riduzione dei posti letto e la chiusura di reparti rischiano di diventare una realtà quotidiana, compromettendo ulteriormente la già fragile rete sanitaria locale.

Nonostante tutto, la Conferenza dei Sindaci, presieduta oggi da Matteo Chiantore e in passato da Stefano Sertoli, ha dimostrato un immobilismo cronico. Non solo non ha mai affrontato seriamente le criticità del sistema, ma si è spesso limitata a dichiarazioni di circostanza, senza azioni concrete. Eppure, lo statuto assegna loro il compito di rappresentare le esigenze del territorio, anche con l'arma del voto negativo sul bilancio, un potere che raramente hanno deciso di esercitare.

«Vi esortiamo - scrive il Nursind  - non solo a sensibilizzare la Regione ad intraprendere azioni, così come avvenuto in altre realtà, ma anche a diventare parte attiva, aprendo un tavolo di confronto sul tema ed eventualmente intraprendendo iniziative per contrastare e limitare la criticità che ci troveremo di fronte».

Morale? I cittadini hanno assistito a un continuo peggioramento dei servizi sanitari, senza vedere significative prese di posizione da parte dei loro rappresentanti. Ora, con l’emergenza infermieristica che incombe, non c’è più spazio per le promesse o per le dichiarazioni di facciata: servono azioni concrete.

La domanda che sorge spontanea è: quando i sindaci si decideranno ad agire?

Summa, nella sua lettera, non manca di ricordare che altri territori hanno affrontato simili emergenze con interventi concreti da parte delle amministrazioni locali, mentre nell’area dell’Asl To4 tutto sembra in stallo.

«In tempi rapidi - sottolinea Summa - purtroppo, aldilà di proclami e promesse, saremo costretti a dover decidere quali servizi mantenere aperti e quali chiudere».

Un’affermazione che lascia intendere un futuro fatto di scelte dolorose, non solo per il personale sanitario ma, soprattutto, per i cittadini che vedranno i servizi ridotti o chiusi.

Bene aggiungere che dietro a questa crisi ci sono persone. Gli infermieri, spesso invisibili agli occhi dell’opinione pubblica, sono coloro che garantiscono il funzionamento quotidiano del sistema sanitario.

Sono loro a prendersi cura dei pazienti, a gestire le emergenze, a sostenere i medici e a fronteggiare turni massacranti. Ma anche loro hanno un limite, e questo limite è stato ampiamente superato.

La categoria degli infermieri merita molto di più: merita rispetto, attenzione, e soprattutto merita che le istituzioni si attivino per garantire condizioni di lavoro dignitose e un numero sufficiente di colleghi per poter svolgere il proprio lavoro senza essere schiacciati dal peso di una macchina che si sta inceppando.

Gli infermieri sono il cuore del sistema sanitario, e senza di loro non esisterebbe un’assistenza degna di questo nome.

È ora che i sindaci se ne rendano conto e facciano la loro parte. La Conferenza dei Sindaci non può continuare a rimanere silente di fronte a una crisi così grave: deve agire, e deve farlo in fretta.

Compiti della Conferenza dei Sindaci

La Conferenza dei Sindaci è composta dai Sindaci dei Comuni rientranti nell’ambito territoriale dell’Azienda Sanitaria Locale TO4 e che attualmente sono i seguenti:

Agliè; Ala di Stura; Albiano d'Ivrea; Alpette; Andrate; Azeglio; Bairo; Balangero; Baldissero Canavese; Balme; Banchette; Barbania; Barone Canavese; Bollengo; Borgaro; Borgiallo; Borgofranco; Borgomasino; Bosconero; Brandizzo; Brosso; Brozolo; Brusasco; Burolo; Busano; Cafasse; Caluso; Candia Canavese; Canischio; Cantoira; Caravino; Carema; Casalborgone; Cascinette d'Ivrea; Caselle; Castagneto Po; Castellamonte; Castelnuovo Nigra; Castiglione Torinese; Cavagnolo; Ceres; Ceresole Reale; Chialamberto; Chiaverano; Chiesanuova; Chivasso; Ciconio; Cintano; Cinzano; Ciriè; Coassolo; Colleretto Castelnuovo; Colleretto Giacosa; Corio; Cossano Canavese; Crescentino; Cuceglio; Cuorgnè; Favria; Feletto; Fiano; Fiorano Canavese; Foglizzo; Fontanetto Po; Forno Canavese; Frassinetto; Front;

Gassino Torinese; Germagnano; Groscavallo; Grosso;Ingria; Issiglio; Ivrea; Lamporo; Lanzo Torinese; Lauriano; Leinì; Lemie; Lessolo; Levone; Locana; Lombardore; Loranzè; Lusigliè; Maglione; Mathi Canavese; Mazzè; Mercenasco; Mezzenile; Monastero di Lanzo; Montalenghe; Montalto Dora; Montanaro; Monteu da Po; Noasca; Nole; Nomaglio; Oglianico; Orio Canavese; Ozegna; Palazzo Canavese; Parella; Pavone Canavese; Perosa Canavese; Pertusio; Pessinetto; Piverone; Pont Canavese; Prascorsano; Pratiglione; Quagliuzzo; Quassolo; Quincinetto; Ribordone; Rivalba; Rivara; Rivarolo Canavese; Rivarossa; Robassomero; Rocca; Romano Canavese; Ronco Canavese; Rondissone; Rueglio; Salassa; Salerano; Saluggia; Samone; San Benigno Canavese; San Carlo Canavese; San Colombano Belmonte; San Francesco al Campo; San Giorgio Canavese; San Giusto Canavese; San Martino Canavese; San Maurizio Canavese; San Mauro Torinese; San Ponso; San Raffele Cimena; San Sebastiano da Po; Scarmagno; Sciolze; Settimo Rottaro; Settimo Torinese; Settimo Vittone; Sparone; Strambinello; Strambino; Tavagnasco; Torrazza Piemonte; Torre Canavese; Traversella; Traves; Usseglio; Val di Chy; Valchiusa; Vallo Torinese; Valperga; Valprato Soana; Varisella; Vauda Canavese; Verolengo; Verrua Savoia; Vestignè; Vialfrè; Vidracco; Villanova Canavese; Villareggia; Vische; Vistrorio; Viù; Volpiano.

Presidente della Conferenza dei Sindaci è il Sindaco del Comune di Ivrea.
L’ufficio di Presidenza della Conferenza dei Sindaci è composto dal Sindaco del Comune di Ivrea, dal Sindaco del Comune di San Sebastiano Po e dal Sindaco del Comune di Rivarolo.
Ogni Sindaco può delegare in sua vece un proprio rappresentante (assessore o consigliere comunale) con delega scritta.
E’ altresì consentita la delega per la partecipazione alle sedute della Conferenza dei Sindaci ad un altro Sindaco.
In caso di dimissioni del Sindaco, e quindi di scioglimento del Consiglio Comunale, la rappresentanza del Comune è esercitata dal Commissario Straordinario che rimane in carica fino alla elezione del nuovo Sindaco.
Alla Conferenza dei Sindaci compete:
  • provvedere alla definizione, nell’ambito della programmazione socio sanitaria regionale, delle linee di indirizzo per l’elaborazione del piano attuativo locale di cui all’articolo 15 della Legge Regionale 18 del 2007. Eventuali scostamenti da tali linee devono essere adeguatamente motivati dal Direttore Generale. Le linee di indirizzo sono elaborate sulla base delle previsioni dei Profili e Piani di Salute di cui all’art. 14 stessa legge;
  • esaminare ed esprimere parere sul bilancio pluriennale di previsione e il bilancio di esercizio dell’Asl TO4 e rimettere alla Giunta Regionale le relative osservazioni. In caso di parere negativo la Giunta Regionale assume le proprie determinazioni con provvedimento motivato;
  • esprimere i pareri previsti all’articolo 3 bis, commi 6 e 7, del Decreto Legislativo 502 del 1992, sull’operato del Direttore Generale dell’Asl;
  • può richiedere alla Regione la revoca del Direttore Generale dell’Asl, nel caso previsto dall’articolo 3 bis, comma 7, del Decreto Legislativo n. 502 del 1992;
  • designare un componente del Collegio Sindacale dell’Asl;
  • esprimere proposte e valutazioni sull'andamento dell'ASL da sottoporre al Direttore Generale;
  • esprimere parere in merito alla individuazione della sede legale definitiva dell'Azienda;
  • provvedere alla costituzione, nel suo seno, della Rappresentanza composta ai sensi dell’articolo 15, comma 1, della Legge Regionale 10/95;
  • esercitare ogni altra competenza ad essa riservata dalle norme Nazionali e Regionali.

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