La città della Pace c’è, e lavora per tutti, anche per chi non fa nulla

Come al solito non intendo entrare in polemiche faziose, strumentali, poco dignitose soprattutto per chi le scatena. Intendo parlare dei Presidi per la Pace che ormai da due anni e mezzo vengono attuati ogni sabato (e non solo) dai vari Comitati che in Italia (e in particolare ad Ivrea) chiedono incessantemente la conclusione delle guerre e l’intervento della diplomazia per mettere fine ai continui massacri che avvengono in varie parti del mondo, a partire dalla guerra in Ucraina e in Palestina.

QUI IL TESTO DELL'ARTICOLO A CUI FACCIO RIFERIMENTO

La Città della Pace. Ma davvero?

Quando si parlerà realmente di pace e si metterà da parte la faziosa propaganda politica?

Dice, l’estensore della nota pubblicata su “La Voce” che lui crederà nella genuinità delle nostre intenzioni quando si parlerà realmente di pace e si metterà da parte la faziosa propaganda politica. Ebbene, noi stiamo parlando REALMENTE di Pace. Se si degnasse di far capolino ai nostri Presidi lo capirebbe subito.

E quale faziosa propaganda politica, quando ai Presidi sono presenti Associazioni, Movimenti, Partiti anche diversi fra loro, ma uniti solo dall’impellenza di far cessare i massacri? Per di più confermati in ciò dall’articolo 11 della Costituzione che “ripudia la guerra”.

E si rassicuri, il nostro non è il grido “Ehi! Esistiamo ancora”. Noi, viceversa, siamo il futuro, che non potrà che essere pacifista e ambientalista, pena la scomparsa della vita umana sulla Terra.

Ma questo l’estensore della nota non lo può capire, perché è lui ad essere talmente insignificante, chiuso in una sua personale torretta d’avorio che non supera nemmeno gli spazi del suo mandato comunale, da non rendersi conto che è proprio lui A NON ESISTERE.

Una risposta più ragionata e complessiva la darà il Coordinamento per la Pace di cui l’Anpi fa parte. Questa è stata scritta di getto a titolo strettamente personale.

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