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Cinema

Cosmo (Marco Jacopo Bianchi) svuota il sacco in un docufilm

Racconta l'uomo e la sua vita, successi e fallimenti. In anteprima a Firenze

Cosmo è "antipop"

"Ho un'importante novità: @jacopo_farinaha ha provato a raccontare la mia storia e quella della mia tribù. È venuto fuori ANTIPOP, un documentario visionario e terribilmente umano. L'8 novembre alle 22 verrà presentato in anteprima esclusiva al @festivaldeipopoli a Firenze (Cinema La Compagnia). Per il momento si potrà vedere solo in quell’occasione. Ci sarò anche io. Ci vediamo lì....".


L'annuncio pubblicato su Instagram è del cantante eporediese Marco Jacopo Bianchi, in arte "Cosmo". 

Si tratta di un documentario in cui si narra la sua vita.

La produzione è stata affidata a Sony Music Entertainment, Antipop e 42 Records.

Antipop è stato diretto da Jacopo Farina che ne ha curato anche la scrittura insieme a Marianna Schivardi. A Cosmo è invece affidata la voce narrante e la colonna sonora. 

Sarà proiettato il prossimo 8 novembre alle 22 in anteprima esclusiva al prossimo Festival dei Popoli in programma a Firenze,  presso il Cinema La Compagnia della città toscana, nel contesto della sezione “Let music play”, completamente dedicata ai documentari sulla musica. 

Antipop, da quel che se ne capisce, cercherà di raccogliere i frutti di un percorso artistico e umano fuori dagli schemi e dai canoni a cui siamo abituati.

Quel che si si sa è che dagli spoiler, il  documentario inizia con il racconto dell'uomo per giungere alla storia di una tribù (come l’ha sempre chiamata lui) di cui fan parte la sua famiglia, i suoi amici, Ivrea e l’universo colorato e inclassificabile che abbraccia il mondo del clubbing.

In sottofondo la noia e le sfide della vita in provincia che ha vissuto e che sono diventate il motore della sua creatività.

Antipop ha un obiettivo: non nascondere nulla perché – come ha spiegato lo stesso Cosmo – è un documentario “visionario e terribilmente umano”.

Per questo racconta tutto: la crescita, la scoperta del dolore, il rischio, il successo e anche il fallimento.

Un elogio della diversità esposta e affrontata con coraggio. 

L'ultima volta che abbiamo visto e parlato di Cosmo a Ivrea è stato nel maggio scorso, in piena campagna elettorale, ad un incontro organizzato alla Zac! (Palestra di politica) condotto da Marco Bovolenta. Con lui, seduti sul palco, anche Max Casacci dei Subsonica, la vicesindaca di Bologna Emily Clancy (delega all’economia della notte) e Riccardo Ramello fondatore di Club Futuro e #Secchiate,  la prima newsletter italiana dedicata al mondo della notte.

Poco prima, nel novembre del 2022, Cosmo era stato ospite di Rai 2 ad una trasmissione di Ilaria D'Amico. Lì a difendere, con un monologo, i “rave party”  descrivendoli per quello che a suo modo di vedere sono.

Lo aveva fatto nel giorno in cui aveva preso il via, ufficialmente, in Senato, l’iter parlamentare del primo decreto del governo Meloni contenente le misure anti-rave illegali, tra cui la norma che consente raduni fino a un massimo di 50 persone.i.

“A quanto pare - aveva esordito - i rave fanno paura soprattutto a chi non ne ha mai vissuto uno. Io mi chiamo Marco. Ho 40 anni. Ho un lavoro. Faccio il musicista. Ho anche tre figli. Sono una brava persona. Non sono un raver duro e puro, però frequento feste, anche illegali e sapete perchè. Perchè io ogni tanto ho bisogno di vivere il mio tempo fuori dall’ordinario. Forse non ce ne rendiamo conto ma oramai la nostra socialità è sempre meno libera. Varchi, guardiani, sorveglianza, biglietti, documenti, soldi. Per me questo è un incubo. La società del controllo è un incubo. Di contro i rave. E questo termine è molto ampio in realtà, sono  contesti gratuiti, liberi in cui c’è un senso di solidarietà e fiducia reciproca tra i partecipanti che raramente si trova al di fuori nella società....”.

Cosmo chi è?

Il successo di un ragazzo che, insegnante di storia all’istituto superiore Ciac di Ivrea, sposato, tre figli, ha deciso di concentrarsi solo sulla musica. E se la gode proprio un casino, con un concerto dietro l’altro in giro per tutta Europa e un occhio sempre rivolto all’eporediese a cui ha dedicato canzoni come “Ivrea Bangkok”, “Sei la mia città” e “L’ultima festa” sulla battaglia delle arance.

Qual è il suo mondo? E’ il mondo della dance. Quando lo si ascolta sembra di ritornare indietro agli anni '90. E ti prende. Eccome se ti prende. “Un genio” lo hanno definito in tanti. Un genio al pari di Franco Battiato, di Vasco Rossi o Zucchero. Qualcosa di diverso e peraltro senza i classici ritornelli...

Suo il marchio Ivreatronic,  un festival che si teneva proprio a Ivrea prima dela pandemia. Un tripudio di musica elettronica sperimentale e dance. Ce n’era tanta un tempo e adesso non ce n’è quasi più.

Tutto è iniziato nell’ottobre del 2012, quando, con lo pseudonimo Cosmo, rende disponibili gratuitamente sul web tre sue cover di altrettante canzoni italiane (Gesualdo da Venosa di Franco Battiato, Abbracciala, abbracciali, abbracciati e Io ti venderei di Lucio Battisti).

Il 4 giugno 2013 c’è il suo primo disco solista dal titolo Disordine (42Records), composto da 10 brani cantati in italiano, inserito nella rosa dei cinque finalisti della Targa Tenco nella categoria “opera prima di cantautore”.In ottobre si aggiudica il Premio aKME’, riconoscimento per l’innovazione in campo musicale creato da Vox Day. E sempre nel 2013 si aggiudica  il PIMI 2013 (premio organizzato dal Meeting delle Etichette Indipendenti) come “Miglior disco d’esordio”.

Nell’aprile del 2016 il secondo disco da solista, cioè L’ultima festa, con un videoclip diretto da Jacopo Farina e nel  maggio 2017 il singolo Sei la mia città, che viene descritto da RTL 102.5 come “Una dichiarazione d’amore ideale e utilizzabile da tutti a un punto fermo, un punto di ritorno, che sia la propria donna (o uomo), la famiglia, o proprio la città dove rifugiarsi dopo aver macinato Km da un palco ad un altro”.

Il 24 novembre 2017 viene annunciato ufficialmente il suo terzo album Cosmotronic, in uscita nel gennaio 2018 per 42Records/Believe. 

Arriva la pandemia e nel 2021 finisce alla ribalta delle cronache per una polemica con il Governatore dell’Emilia Bonacini.

A febbraio è sul palco di Sanremo con “La Rappresentante di lista”. Sky Italia gli chiede di sedere tra i giudici del noto programma X-Factor e lui rifiuta.

L'ultimo vero impegno a Ivrea

L'ultimo vero impegno su Ivrea di Cosmo risale all'inaugarazione di Ivrea Capitale del libro con la magica parata, una processione laica (così l'aveva definita lui) organizzata in stretta collaborazione con l'allora assessora Costanza Casali.

S'era presentato a bordo di un Fiat Ducato. Sotto un sole di giugno che sembrava di essere a luglio, in più di 600, a dorso nudo per le strade di Ivrea, a cantare, suonare, ballare, rinfrescarsi nella fontana di Camillo Olivetti e mangiare ghiaccioli, gentilmente offerti "dalla casa". Ne era venuta fuori non la solita Ivrea borghese, trita e ritrita, olivettiana, sonnacchiosa, bigotta, egocentrica, stantia, sempre lì a lamentarsi e a guardarsi indietro perché quando c’era lui (e il lui è Adriano) era tutta un’altra cosa.

Erano seguite polemiche senza fine orchestrate dal gruppo della Lega fuori e dentro il consiglio comunale. Accusato di "omofobia" e di aver trasformato la parata di un "lgbqt+ pride", Cosmo s'era difeso attaccando la destra su tutti i canali social, non in ultima rinunciando al "cachet".

   


 

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