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Il Parco dei 5 Laghi ha una data di nascita: 31 ottobre 2023

Il disegno di legge verrà discusso in Consiglio Regionale martedì prossimo ed è il quinto punto all'ordine del giorno

Fabio Carosso

Il vicepresidente della Regione Fabio Carosso, con delega ai parchi

C'è chi aveva rinominato il progetto "Parto dei 5 Laghi". Ora quel "parto" ha una data ed è il 31 ottobre 2023.

Il disegno di legge 222 che istituisce il Parco dei 5 Laghi verrà discusso martedì prossimo, 31 ottobre, in Consiglio Regionale.

Sarà il quinto punto all'ordine del giorno ad essere discusso.

Grande la soddisfazione di chi, da anni, lavora a questo progetto che come capofila ha Città Metropolitana. Anche se per il taglio del nastro bisognerà aspettare giugno 2024 a causa di un emendamento, presentato dal vicepresidente della Giunta Regionale, Fabio Carosso, che stabilisce l’entrata in vigore della legge il primo giugno 2024. 

IL VICEPRESIDENTE FABIO CAROSSO

Il sindaco di Chiaverano, Maurizio Fiorentini - promotore del progetto quando sul lago Sirio venne ucciso il cigno Baldassarre e si costituì un comitato di cittadini per valorizzare l'area naturale - non nasconde l'entusiasmo: "Stavo per perdere le speranze -ammette -, ma ero pronto a compiere anche azioni clamorose. Si è lavorato tanto a questo progetto, vederlo andare in fumo sarebbe stato un peccato. E' vero che dovremo aspettare il primo giugno del 2024, ma non è un problema. Avremo, così, il tempo di preparare un piano economico finanziario e, soprattutto, un piano faunistico".

Uno dei problemi più sentiti nella zona del Parco, in questo fazzoletto di Canavese compreso tra i comuni di Borgofranco, Ivrea, Chiaverano, Montalto Dora e Cascinette, è quello dei cinghiali. 

"In questi mesi potremo lavorare ad un piano di contenimento" rassicura il sindaco Fiorentini.

Intanto si iniziano a fare i conti su quelle che saranno le disponibilità economiche di cui si potrà contare. Le risorse finanziarie dedicate alle aree protette ammonteranno a 21,29 milioni di euro nel 2024 e nel 2025 e a 22 milioni nel 2026. Ulteriori risorse finanziarie sono previste nell’ambito dei programmi europei Pr Fesr 21-27 e Psp 23-27 per un ammontare complessivo di 64,112 milioni.

Il vicepresidente Carosso, ha spiegato che gli obiettivi dell’Esecutivo sono l’attuazione della Rete ecologica e la valorizzazione del Sistema delle aree naturali protette. 

L'iter del Parco parte da lontano.  Tutto inizia nel settembre del 2015 con la decisione dei cinque comuni di costituire un “Comitato promotore”. Segue il 20 luglio del 2016 una richiesta formale di istituzione del Parco inviata all’assessore regionale Valmaggia e nel febbraio dell’anno successivo, un’altra richiesta, questa volta alla Città Metropolitana, per la gestione del Parco e la redazione di un Protocollo di Intesa. Le risposte non tardano ad arrivare. E sono, incredibile ma vero, un “Sì” su tutta la linea, sia da parte della Regione (nel febbraio del 2017), sia dalla Città Metropolitana (nel luglio del 2017).

I 5 laghi

Di notevole interesse geologico, naturalistico e faunistico, la zona dei Cinque Laghi della Serra d’Ivrea - una delle più belle del Canavese - offre la possibilità di immergersi nel verde passeggiando a piedi, in bicicletta o a cavallo tra i sentieri che collegano questi bacini morenici: San Michele a Ivrea, Campagna a Cascinette d’Ivrea, Sirio tra Ivrea e Chiaverano, Pistono a Montalto Dora e Nero tra Montalto Dora e Borgofranco d’Ivrea, tutti circondati da colline che regalano colori indimenticabili in ogni stagione.

Sono di origine glaciale, originati dal ritiro del ghiacciaio, lungo l'anfiteatro morenico, un fenomeno geologico unico in Europa. Un acquedotto di epoca romana lungo chilometri. Boschi estesi caratterizzano questi luoghi dove vivono specie protette di uccelli, un prezioso esempio di conservazione della biodiversità. Sul lago Pistono, a Montalto Dora, è stato trovato un insediamento del neolitico con fossili e reti che testimoniano l'esistenza di un villaggio di pescatori. Un progetto che coinvolge migliaia di studenti delle scuole elementari. 

 

 

Il Lago di Campagna è un’oasi di verde e quiete: dalle roccette del Castellazzo e lungo il sentiero che lo costeggia (viola) si gode una splendida vista sul Castello San Giuseppe, il Mombarone, la Serra e Chiaverano.

Il più conosciuto e più grande è il Lago Sirio, balneabile e attrezzato e per questo meta privilegiata dei turisti nella stagione estiva; il percorso (verde) si snoda in due varianti che portano all’Acquedotto Romano e alle cosiddette “Terre Ballerine”, una ex torbiera il cui terreno elastico ondeggia sotto i passi di chi vi cammina.

L’anello del Lago Pistono (arancione) si snoda fra vigneti e boschi di castagno sotto l’occhio vigile del Castello di Montalto Dora: anche da qui si raggiungono le “Terre Ballerine”, mentre la “Variante del Maggio” porta a uno dei più interessanti punti panoramici dell’AMI.

Anche il Lago Nero, il cui fascino tenebroso e selvaggio ha dato vita a numerose leggende, propone un sentiero circolare (blu): lungo il cammino si incontrano una lapide funeraria, un masso erratico e la “Casa del Pescatore”. e infine l’anello del Maresco di Bienca (rosa), che costeggia un bacino lacustre utilizzato in epoca romana per condurre le acque dalla collina a Ivrea: i resti dell’acquedotto romano sono ancora in parte visibili.

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