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Casino autostradale

Traffico in tilt sulla Torino-Aosta e i camion escono e parcheggiano tra Ivrea e Banchette

A causa della chiusura del traforo del Frejus

Traffico in tilt sulla Torino-Aosta e i camion escono e parcheggiano tra Ivrea e Banchette

La società Ativa lo segnala sul sito senza metterlo troppo in evidenza. Dirigersi in Francia utilizzando l'autostrada Torino-Aosta è un gran casino e infatti, in questi giorni, il traffico è andato letteralmente in tilt, con camion e tir che vanno e che vengono e rallentano la circolazione. Senza contare quelli che vengono fatti "filtrare" cioè uscire e temporaneamente parcheggiati nei piazzali e nelle strade dei dintorni di Banchette. 

Tutto per colpa della frana caduta nella valle francese della Maurienne. Fa ancora paura e restano incerti i tempi della riapertura dell'autostrada francese A43, un passaggio indispensabile per consentire di nuovo ai mezzi pesanti il transito nel tunnel del Frejus.

In ogni caso l'equazione è semplice: Frejus chiuso, Monte Bianco in tilt.

In questa ore peraltro si sta discutendo di far slittare la chiusura programmata del Bianco dal 4 settembre, per tre mesi, per i lavori di manutenzione e consolidamento che da qui al 2041 proseguiranno ogni anno per un trimestre.

Il governo italiano "è impegnato a risolvere con la Francia le criticità legate al Frejus ed al Traforo del Monte Bianco - ha annunciato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani - Siamo al lavoro per dare risposte condivise ai nostri territori. Giovedì vedrò a Toledo la mia collega francese Colonna per trovare le soluzioni più rapide ed efficaci".

Il punto sui valichi alpini è stato oggetto di una riunione al Mit. Il rinvio del cantiere al Monte Bianco "è un'ipotesi sul tavolo", ha detto oggi, a Modane, Laurence Tur, segretaria generale della prefettura della Savoia.

Tutto dipende dal nullaosta alla riapertura della A43, chiusa tra Saint-Michel-de-Maurienne e Modane, che in ogni caso non ci sarà prima di venerdì, dopo l'esito delle perizie tecniche e geologiche.

La scorsa notte e questa mattina - è stato riportato a Modane - ci sono stati ancora movimenti di rocce su un'ampiezza che interessa 10mila metri cubi.

L'autoFrejus resta così accessibile solo ai veicoli fino a 3,5 tonnellate di peso e i mezzi pesanti si sono riversati verso il traforo del Monte Bianco dove ieri i transiti sono stati quasi 4mila; anche oggi il traffico si è intensificato fin dalle prime della giornata.

Resta bloccata anche la linea ferroviaria del Frejus con il dubbio che la frana abbia lesionato la galleria di Saint-Andrè: anche in questo caso solo le verifiche della società ferroviaria francese Sncf potranno dare risposte certe sulla riattivazione della linea. L'emergenza ai trafori alpini allarma l'economia: "Le gravi limitazioni alla circolazione delle merci attraverso trafori alpini e passo del Brennero (dove l'Austria ha imposto il dosaggio nel transito dei mezzi pesanti, ndr) costituiscono un pericolo molto serio per le aziende esportatrici italiane. - dice il presidente del Forum italiano dell'export, Lorenzo Zurino - Il 60% del nostro export passa per le Alpi e Germania e Francia sono i primi due mercati europei di destinazione e fornitura per le imprese italiane".

Una buona notizia riguarda il Brennero: oggi pomeriggio è stata riaperta la linea ferroviaria chiusa da ieri mattina sul versante austriaco per una frana tra i paesi di Steinach e il confine di Stato. 

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