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22 Giugno 2023 - 12:11
Madonna di Medjugorje (foto d'archivio)
Il 24 giugno del 1981, in un piccolo villaggio della Bosnia Erzegovina, alcuni ragazzi affermano di vedere la Madonna che si presenta a loro con il titolo di "Regina della pace". Quello sconosciuto borgo dei Balcani, Medjugorje, diverrà famoso in tutto il mondo e, pur nelle controversie interne alla Chiesa e con un giudizio ancora sospeso da parte del Vaticano, è meta di milioni di pellegrini. In vista dell'anniversario della prima presunta apparizione l'editrice Ares propone un libro di Marco Vignati, fra i responsabili e i discepoli della prima ora della Casa di Maria di mons. Giacomo Martinelli.
"Medjugorje" è un'opera in due volumi, dei quali il primo spazia dall'inizio delle apparizioni alla guerra in Bosnia. L'autore rilegge i fatti di Medjugorje facendo emergere il collegamento che essi hanno, sin dall'inizio, con la storia religiosa antica e contemporanea dell'Erzegovina, una terra travagliata, dove però la fede ha radici profonde. "Oggi Medjugorje ha un posto nella storia della Chiesa. E si tratta di un posto che, come già avvenuto per le altre 'rivelazioni private', con il passare del tempo si dimostra sempre di più ricco di doni, dagli insegnamenti che il messaggio contiene alle profezie storiche, al pellegrinaggio che ha cambiato tanti cuori", si legge nella presentazione del libro.
C'è sempre stato un forte richiamo alla pace in quel luogo di spiritualità. All'inizio suonava come "una sorprendente insistenza" sottolinea l'autore che racconta anche il contesto della guerra dei Balcani che dal 1991 al 1994 sconvolse la regione. "Sin dai primi giorni del conflitto i vescovi croati avevano ricordato a tutti i fedeli l'urgenza di chiedere a Dio una speciale protezione per mezzo della preghiera", si legge nel libro che ricorda come il rosario divenne un segno distintivo e si diffuse anche tra le persone che combattevano al fronte. Difendevano la loro terra ma allo stesso tempo si affidavano a Dio per la fine della guerra, come chiedeva la Madonna, secondo quanto riferivano i giovani veggenti.
"Si parla molto della necessità di rinnovare la Chiesa, e lo vediamo in un modo eclatante nel Cammino sinodale in Germania" ma "la Chiesa - sottolinea nella Prefazione al libro padre Marinko Šakota, parroco di Medjugorje dal 2013 al 2022 - non si rinnova cambiando la propria struttura, per quanto a volte sia necessario, o cercando di cambiare gli altri. La Madonna ci insegna a Medjugorje che la Chiesa si rinnova nella preghiera e nel digiuno, per mezzo dei quali avviene la trasformazione del cuore, e solo il cuore trasformato nella preghiera cambia i rapporti tra le persone" e aiuta a "trovare la via della salvezza, la via della pace".
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