Cerca

Attualità

"Sono stata isolata dal capogruppo di maggioranza": Schialvino torna all'attacco

Ieri sera sono volate parole grosse: sono il sintomo di una maggioranza divisa

Lara Schialvino ieri sera mentre leggeva la sua lettera alla maggioranza

Lara Schialvino ieri sera mentre leggeva la sua lettera alla maggioranza

Ormai Lara Schialvino è de facto un consigliere di minoranza. Dopo che il sindaco Alberto Rostagno le ha tolto le deleghe, si avvia sempre di più verso l'isolamento dal gruppo di maggioranza a cui ancora (ma solo de iure) appartiene.

"Sono stata isolata da ogni tipo di informazione"

"Dalla scorsa seduta di consiglio sono stata isolata da ogni tipo di informazione da parte del capogruppo di maggioranza". Ha esordito così, ancora prima che il consiglio di ieri sera cominciasse, l'ex assessore.

Schialvino non sarebbe stata informata né della commissione bilancio né della conferenza dei capigruppo, e questo le avrebbe impedito di presentare interrogazioni e mozioni. Secondo lo statuto del Comune di Rivarolo Canavese, i consiglieri non possono costituirsi in gruppi consiliari diversi da quelli con cui sono stati eletti a meno che non siano almeno in due.

"Vi è questa impossibilità, ma d'altra parte non avrei motivo per farlo, perché sono nel gruppo in cui sono stata eletta" ha chiarito Schialvino. Che nella sua missiva pre-consiliare ha poi usato parole forti per definire la propria condizione di pecora nera dentro la maggioranza di Rostagno.

"Isolamento e oscurità politica e amministrativa", "caso ostativo e penalizzante da parte del capogruppo di maggioranza": ha usato infatti queste espressioni l'ex assessore rivarolese. 

Bertot solleva l'illegittimità della seduta

Non s'è fatto scappare l'occasione Fabrizio Bertot, capogruppo di Riparolium, che ha provato ad affondare la seduta consiliare: "Ho dei seri dubbi in merito alla legittimità di questa seduta, perché ho appena sentito dire da un consigliere comunale di non essere stata messa in grado di presentare mozioni e interpellanze".

Fabrizio Bertot

Rischiava di saltare tutto per aria ancora prima di cominciare, e sarebbe stato doppiamente grave: il consiglio di ieri è stato infatti convocato per approvare il bilancio di previsione e il Dup dopo che la mancanza del parere del revisore dei conti li aveva fatti già saltare il 27 aprile scorso.

Il tentativo di rinvio del consiglio è fallito: per il segretario comunale Aldo Maggio non ci sarebbero stati infatti profili di illegittimità nella seduta. "Nella convocazione della capigruppo non c'è un formalismo prescritto" ha detto Maggio rispondendo a Bertot

"Schialvino poteva interpellarmi": la replica di Vacca

"Che non ci siano state comunicazioni tra me e Schialvino è vero - ha replicato il capogruppo di maggioranza Lorenzo Vacca, dopo una veloce consultazione con Rostagno -, ma se aveva volontà di presentare qualche mozione poteva interpellarmi. C'è da dire inoltre che dall'ultimo consiglio grosse novità non ce ne sono state".

Eppure per Schialvino qualcosa continua a non quadrare: "Fino all'ultimo consiglio comunale ci si scambiava un messaggio sul solito gruppo whatsapp per convocare i consigli. Invece di questa seduta ho saputo mercoledì scorso, e non avrei potuto presentare nulla". 

Insomma, la maggioranza la starebbe trattando, questa la versione della Schialvino, come un corpo estraneo. Dall'altra parte, invece, Vacca ha spiegato che non ci sarebbe stata nessuna riunione di maggioranza in previsione del consiglio, e dunque non c'è stata alla base la possibilità di convocare la Schialvino a un momento di condivisione prima del consiglio.

È anche vero che alle riunioni di maggioranza convocate subito dopo il suo licenziamento da assessore Schialvino non ha più partecipato. 

Marina Vittone, Rivarolo Sostenibile

A pacificare gli animi ci ha pensato Marina Vittone, che ha fornito un assist alla maggioranza richiamandosi al Tuel e riepilogando i fatti dei giorni scorsi. "Mi dispiace di questo difetto di comunicazione dentro al gruppo di maggioranza - ha esordito Vittone - ma venti giorni fa il segretario comunale ha mandato a tutti la lettera di ri-deposito di bilancio, ed è stato dato un termine per presentare eventuali mozioni".

E quindi la lettera è arrivata anche alla Schialvino. "Nessuna lesione di diritti secondo me - ha concluso la Vittone - ma solo un'inopportunità di comportamento". 

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori