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Torino
31 Marzo 2023 - 11:34
foto d'archivio
Un anno dopo aver appeso sul ponte della Gran Madre lo striscione con scritto “Siamo un PO nella merda” per denunciare il gravissimo stato di siccità del Po, Extinction Rebellion torna a ribadire che “siamo ancora nella merda”, con un gesto più diretto ed esplicito. Una vera e propria montagna di letame è stata infatti scaricata questa mattina al grattacielo della Regione Piemonte, insieme a tanti fiori lasciati sopra. Due persone si sono arrampicate sulla tettoia dell’ingresso e i trovano ancora li. Al posto dell’insegna portata via dal vento qualche settimana fa, hanno appeso l’enorme scritta “Dalla regione non nasce niente, dal letame nascono i fiori”, riprendendo una canzone di Fabrizio De André.
Una chiara denuncia dell'assenza di politiche concrete di contrasto alla crisi ecoclimatica, nonostante il grave stato di siccità che l’Italia sta vivendo. Gli effetti della crisi sono infatti aumentati e sono sempre più evidenti nella vita di tutti i giorni: dalle montagne senza neve, i fiumi in secca, i paesi senz’acqua fino ai drastici crolli del raccolto agricolo. Eventi che anticipano le conclusioni dell’ultimo report delle Nazioni Unite, uscito appena tre settimane fa. L’umanità è infatti sulla strada verso un aumento della temperatura media globale che potrebbe superare 1,5 gradi entro il prossimo decennio.
“Sentiamo ormai ogni giorno interviste e dichiarazioni del presidente e degli assessori regionali sul gravissimo stato di siccità in corso, ma tutti i progetti promossi da questa Giunta, come lo Skidome di Cesana e i chilometri di piste e infrastrutture nel Parco Naturale dell'Alpe Devero, raccontano un'altra storia” afferma Paolo, attivista seduto sulla tettoia. “Siamo in una crisi idrica gravissima, sintomo di un problema sistemico e ben più ampio, e la Regione Piemonte, insieme al governo italiano, sta letteralmente premendo l’acceleratore verso il collasso climatico”.
L'azione simbolica di oggi si inserisce in un programma di iniziative che Extinction Rebellion sta portando avanti ormai da mesi, con l’obiettivo di richiamare l'attenzione della cittadinanza sulle responsabilità del governo regionale - e nazionale - nell’aggravarsi della crisi idrica e, più in generale, di quella climatica. L’Italia infatti, ha ricordato recentemente il Financial Times, si sta allontanando dai suoi stessi obiettivi climatici e, soprattutto, dagli accordi internazionali sul clima. “Siamo qui vestiti di fiori perché sappiamo che una rinascita è ancora possibile” aggiunge Aurelia. “Di fronte alle inadempienze della Regione ci ribelliamo chiedendo di agire: finché non sarà fatto, come fiori continueremo a crescere da questa merda!” conclude dall’ingresso del Grattacielo.
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