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24 Marzo 2023 - 10:33
Dalla pasta ai tortellini, dalla pizza alla parmigiana, dal tiramisù al babà.
Sua eccellenza la cucina italiana è la candidata ufficiale del governo italiano come patrimonio dell'umanità Unesco su proposta dei ministri dell'Agricoltura e sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e della Cultura Gennaro Sangiuliano. E la Commissione nazionale ha approvato all'unanimità.
E davanti a una ricchezza e una varietà enogastronomica come quella italiana, un vero monumento che ci invidia buona parte del mondo, stupisce davvero - come sottolinea il ministro Francesco Lollobrigida - che sia accaduto solo nel 2023.
Il dossier verrà ora trasmesso dal ministero degli Esteri all'Unesco e inizierà l'iter di valutazione che dovrebbe concludersi, al più tardi, a dicembre 2025.
La cucina italiana viene definita, nel dossier di candidatura ufficiale alla lista Unesco dei patrimoni culturali immateriali, come un insieme di pratiche sociali, riti e gestualità basate sui tanti saperi locali che, senza gerarchie, la identificano e la connotano. Questo mosaico di tradizioni riflette la diversità bioculturale del paese e si basa sul comune denominatore di concepire il momento della preparazione e del consumo del pasto come occasione di condivisione e di confronto.
"Esiste - dice il ministro Sangiuliano - il sistema Italia, esiste il sistema nazione che ha diverse declinazioni. Parlavo della costituenda Fondazione di Villa Verdi che metterà a sistema la villa che è stata la residenza di Verdi, il parco dove si possono organizzare concerti, la casa natale di Verdi e il teatro di Busseto e uno degli elementi di forza è il contesto gastronomico di quell'area (dal culatello a ristoranti importanti dove si deve prenotare fino a un anno prima per andarci). Quindi l'attrattiva sarà Verdi, ma senza la componente enogastronomica questa attrattiva non può funzionare. Ecco, questo significa fare sistema".
IL MINISTRO GENNARO SANGIULIANO
E aggiunge: "Da parte mia ci sarà tutto il sostegno, perché cucina italiana significa promuovere l'idea di qualità della vita e del vivere italiano che è fatto di arte, di cultura, di paesaggi, di monumenti, ma anche di esperienze come quelle delle eccellenze alimentari" sottolinea Sangiuliano che ammette di far volentieri da "gregario" al ministro Lollobrigida in questa "avventura".
"Noi porteremo - dice - due quadri iconici italiani come il Bacco di Caravaggio e il Bacco di Guido Reni e li metteremo vicini, perché non lo sono mai stati e non si è mai riusciti a fare la comparazione visiva. E lo faremo nella cornice del Vinitaly".
IL "BACCO" DI CARAVAGGIO
IL "BACCO FANCIULLO" DI GUIDO RENI
"Senza nulla togliere alle cucine messicana, francese, giapponese e coreana - dice Lollobrigida, ringraziando caldamente Sangiuliano per il supporto - io credo che quella italiana non abbia rivali e che sia stato forse un problema il fatto che finora non si sia avuta la forza e la capacità di promuoverne la complessità. Complessità fatta di un sistema di valori che proprio nella nostra nazione nel tempo si sono andati consolidando. Ma per quanto riguarda la cucina italiana - spiega - bisogna anche guardarla nella sua prospettiva poliedrica: dal produttore all'allevatore fino ad arrivare al trasformatore, colui che ci fornisce gli elementi che finiscono in cucina, e i nostri cuochi che trasformano in un bene prezioso che deve essere raccontato in sala dal personale, da formare in una delle nostre ottime scuole alberghiere. Deve essere raccontato ai cittadini italiani e agli acquirenti di benessere di tutto il mondo".
"Oggi diamo inizio a una partita che vede scendere in campo 140 milioni di italiani: i 60 milioni che vivono in Italia ma anche gli 80 milioni che stanno all'estero. E anche tutti gli stranieri che amano la nostra tavola" chiude il sottosegretario del MiC con delega all'Unesco Gianmarco Mazzi.
GIANMARCO MAZZI
La cucina italiana è uno dei prodotti di punta dell’Italia nel mondo e rappresenta una delle esportazioni più apprezzate nel campo dell’agroalimentare. Secondo i dati dell'Associazione delle Camere di Commercio Italiane nel Mondo, nel 2020 il fatturato del settore food & beverage italiano all'estero ha superato i 44 miliardi di euro, con una crescita del 3,8% rispetto all'anno precedente.
Inoltre, secondo il Ministero degli Affari Esteri, nel 2020 il Made in Italy alimentare ha rappresentato il 14,4% delle esportazioni totali del nostro Paese, con una crescita del 2,4% rispetto all'anno precedente. Tra i prodotti alimentari più richiesti nel mondo ci sono i formaggi, i salumi, la pasta, il vino, l'olio d'oliva e il caffè.
Anche i ristoranti italiani all'estero godono di grande successo e rappresentano una grande opportunità per l'economia del nostro Paese. Secondo il rapporto Coldiretti-Ixe del 2021, sono presenti oltre 40.000 ristoranti italiani all'estero, che rappresentano una vera e propria ambasciata gastronomica del nostro Paese nel mondo.
Inoltre, secondo il rapporto del 2021 di Identità Golose, un importante evento gastronomico in Italia, la cucina italiana è considerata la migliore al mondo per il terzo anno consecutivo. Gli chef italiani, infatti, sono riconosciuti a livello internazionale per la loro creatività, la loro passione e la loro maestria nel reinterpretare i piatti tradizionali della cucina italiana.
In sintesi, la cucina italiana rappresenta uno dei simboli più forti del nostro Paese nel mondo, un'eccellenza che contribuisce in modo significativo all'economia nazionale e all'immagine dell'Italia all'estero.
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