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A spasso di notte al cimitero con Sgarbi

Lo storico e critico d'Arte voleva visitare la tomba di Guido Gozzano ad Agliè

A spasso di notte al cimitero con Sgarbi

La visita inaspettata di Vittorio Sgarbi è arrivata di notte: "Vorrei andare al cimitero a visitare la tomba di Gozzano".

Parliamo del particolare tour canavesano fatto quest'estate dal noto critico e storico dell'Arte.

"Erano circa le dieci di sera - racconta il sindaco di Barone Alessio Bertinato - quando mi ha chiamato Marco Succio, sindaco di Agliè per dirmi che Vittorio Sgarbi voleva visitare la chiesa di Santa Maria dell'Assunta, dell'architetto Michela e il castello, disegnato dal solito architetto".

In tempo zero Bertinato convoca la Proloco per far aprire la chiesa e contatta la proprietà del maniero: "E' della famiglia dell'architetto Derossi. Quello del famoso "pratone", quella sorta di divano fatto di enormi steli verdi tra i quali tuffarsi. Hanno subito acconsentito".

E così, Bertinato si ritrova a far da cicerone in casa altrui a Sbarbi che con disinvoltura si aggira tra le sale.

"E' stato strano andare in giro con lui di notte - racconta Bertinato -, ma al sindaco di Agliè è andata peggio..."

Terminato il giro di Barone, Sgarbi chiede di tornare ad Agliè per visitare la tomba di Guido Gozzano.

"Il suo viaggio canavesano - racconta il sindaco di Agliè - era iniziato proprio qui nel pomeriggio. Era arrivato per partecipare alla festa per i 10 anni di un'importante azienda del territorio, la Hitherm che per l'occasione aveva voluto un personaggio di spicco, contattando proprio Vittorio Sgarbi. Terminato l'incontro aziendale, l'ho accompagnato a visitare i monumenti del paese".

VITTORIO SGARBI alla Hitherm di Agliè

Il giro era iniziato dal Castello: "Poi siamo andati alla chiesa dei tre ciuché, la Madonna delle Grazie, in Santa Maria della Rotonda e Villa Meleto. Abbiamo cenato insieme in piazza ad un evento di beneficenza che si teneva proprio quella sera. Subito dopo mi ha chiesto di andare a Barone sulle tracce dell'architetto Michela".

Nonostante l'ora tarda, Sgarbi chiede di tornare ad Agliè: "Voleva ancora visitare la tomba di Gozzano. Così, all'una di notte ho aperto il cimitero accompagnandolo a quella che è la tomba di famiglia dello scrittore".

Succio e Sgarbi si ritrovano così a passeggiare in una notte di mezza estate al campo santo disquisendo di Arte, di Storia, di politica.

Il sindaco di Agliè MARCO SUCCIO con VITTORIO SGARBI

"Quando, parlando, ha saputo che le spoglie di Gozzano erano state trasferite nel 1952 in San Gaudenzio, che è la chiesa più antica del paese, ha voluto andare anche lì" racconta Succio.

Sgarbi ha abituato da tempo a questo genere di stranezze. Non è raro che chieda di aprire musei e castelli nelle ore più assurde.

Lo racconta anche la figlia Evelina in un'intervista a Vanity Fair in cui parla del rapporto con il padre Vittorio: "«Quando uscivamo a cena insieme mi faceva fare tardissimo. Mi portava a vedere le chiese di notte. Telefonava ai suoi amici e diceva: sto arrivando con Evelina, mi aprite? Entravamo e mi spiegava tutto. Qualsiasi cosa racconti, lui la sa rendere interessante».

Ed ora che Sgarbi è stato nominato sottosegretario alla Cultura, la proposta di tenere aperti i musei fino a tarda sera non è mancata. Proponeva aperture dalle 18 alle 21 o addirittura a mezzanotte per garantire l’accesso anche ai lavoratori.

La proposta, che non è una boutade, ha acceso un gran dibattito.

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