La Corte Suprema americana (composta da 9 giudici: 6 di nomina repubblicana e "conservatori", 3 di nomina democratica e "progressisti") con una sentenza contestatissima ha cancellato la tutela federale del diritto all'aborto per ogni donna americana, ha cancellato il diritto ad oltre 25 milioni di donne di decidere del proprio corpo. Annullando la sentenza Roe v.Wade del 1973, (6voti contro 3) ha rimesso alle leggi dei singoli Stati la facoltà di regolare la materia, rendendo di fatto impossibile l’interruzione di gravidanza in 13 Stati in cui le leggi statali limitano già in modo molto stringente l’aborto. La “più grande democrazia del mondo”, proprio quel Paese a cui tutto il movimento femminista internazionale ha guardato negli anni della grande mobilitazione e dove è stata scritta parte importante delle conquiste dei diritti e delle libertà, non è più “democratica”!! È riuscito l’odioso attacco ai diritti e alla libertà di scelta delle donne, non solo americane, ma alla dignità di tutti. Un passo indietro di 50 anni voluto dai giudici ultraconservatori, quelli che pochi giorni fa autorizzavano l’uso delle armi in città, nominati dall’ex presidente Trump, quello che ha mosso l’attacco a Capitol Hill. Quanto accaduto dimostra ancora una volta che I diritti sessuali, riproduttivi e la libertà delle donne di decidere sul proprio corpo sono sotto attacco da parte delle forze conservatrici estremiste ovunque nel mondo, anche in Italia: un bisogno, da parte di queste forze, di “tornare indietro” usando come bersaglio le donne. Il mondo intero, donne in testa, è scosso, turbato da questo scempio giuridico e dall'aberrazione politica che sottende. Le donne americane, siamo sicure, non accetteranno passivamente questa sentenza e le sue conseguenze sul piano pratico, noi saremo con loro nell’ennesima battaglia per l’autodeterminazione e la libertà di tutte le donne. Oggi, come non mai, è un giorno in cui dobbiamo gridare in piazza, reale o virtuale, o anche solo dirci che: "Le donne siamo noi”. Donne pronte a lottare, oggi come ieri,per difendere i nostri diritti e le nostre libertà
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