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MILANO. Tangenti: tornano liberi Caianiello, Tatarella e altri

MILANO. Tangenti: tornano liberi Caianiello, Tatarella e altri

GIOACCHINO CAIANIELLO AMSC

Da oggi tornano in libertà, per scadenza dei termini di custodia cautelare, tutti gli indagati, eccetto uno, nella maxi inchiesta della Dda milanese su un presunto sistema di tangenti e spartizione di appalti e nomine in Lombardia. In particolare, quegli indagati che erano ancora agli arresti domiciliari o in carcere, come l'ex coordinatore di Forza Italia a Varese Gioacchino Caianiello (domiciliari), l'ex consigliere comunale azzurro nonché ex candidato alle Europee Pietro Tatarella (domiciliari) e Mauro Tolbar, ritenuto uno dei collettori di mazzette (carcere). L'unico a restare ai domiciliari è l'imprenditore Daniele D'Alfonso, in quanto gli è stata contestata l'aggravante di aver favorito la 'ndrangheta - il clan dei Molluso - e pertanto per lui la misura cautelare scadrà nel maggio 2020 (gli arresti sono del 7 maggio scorso). Torna libero, tra gli altri, anche l'ex dipendente Amsa Sergio Salerno. Caianiello, Tatarella e gli altri furono tra le 28 persone che lo scorso 7 maggio vennero arrestate - 12 in carcere e 16 ai domiciliari - nell'ambito di un'operazione che aveva portato la Gdf e i Carabinieri a notificare altri 12 provvedimenti dell'obbligo di firma in una inchiesta in cui gli indagati hanno oltrepassato quota 100 e in cui un discreto numero, tra cui lo stesso ex coordinatore azzurro di Varese, definito il 'burattinaio' del sistema, hanno poi deciso di collaborare con gli inquirenti. Per domani è fissata un'udienza per 11 patteggiamenti, mentre una tranche principale dell'inchiesta a carico di 71 persone, tra cui lo stesso Tatarella e il deputato di FI Diego Sozzani, è stata chiusa nei giorni scorsi.
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