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ANCONA. Il 19enne reo confesso del duplice omicidio dei genitori della ex fidanzata, in carcere a Torino

ANCONA. Il 19enne reo confesso del duplice omicidio dei genitori della ex fidanzata, in carcere a Torino

L'avv. Luca Bartolini, difensore di Antonio Tagliata, il 19enne reo confesso del duplice omicidio dei genitori della ex fidanzata 16enne, prende atto "della decisione del Gip di trasferire Antonio presso la Casa Circondariale di Torino" ed esprimo il suo "disappunto personale e professionale per una decisione non condivisa e non condivisibile e che appare obiettivamente inutile di fronte le impellenti necessità di cura" del suo assistito. Secondo il legale, che aveva chiesto il trasferimento in una struttura alternativa dopo l'esito di una perizia di Renato Ariatti, "appare singolare che in presenza di valide strutture psichiatriche nelle Marche si sia scelto di riproporre una soluzione carceraria che già si è dimostrata fallimentare ad Ascoli Piceno". Così facendo inoltre - fa notare - "si isola ancora di più il ragazzo dalla famiglia (si tratta di oltre 1.100 km tra andata e ritorno), dal consulente psichiatrico di parte e dal suo difensore". Un isolamento che "non può certo migliorare le condizioni di salute di Antonio". "Esprimo tutta la mia ulteriore preoccupazione per la situazione che si è venuta oggi a creare - incalza l'avvocato -: in una vicenda tanto triste e cruenta nella quale si sono già perse tragicamente due vite umane non è accettabile il rischio di perderne una terza. Ben due psichiatri, tra cui uno nominato dal Giudice - rimarca -, hanno riscontrato in Antonio una seria patologia psichiatrica che può determinare un esito infausto. E' necessario e ancor più impellente che Antonio sia trasferito immediatamente in un luogo di cura adeguato che non sia solo contenitivo, ma con reali ed efficaci prospettive trattamentali".

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