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ROMA. Sciopero donne è caos, Camusso "stop a maschio padrone"

ROMA. Sciopero donne è caos, Camusso "stop a maschio padrone"

Susanna Camusso

Si sciopera, anzi no. Alla vigilia dell'avvio del campionato, la Serie A femminile è nel caos totale. Il fronte delle calciatrici, infatti, non sembra così compatto come appariva ieri all'annuncio della serrata. E soltanto domani e dopodomani si conoscerà chi avrà aderito alla protesta indetta dall'Aic, che chiede delle risposte concrete per lo sviluppo del movimento. In favore delle giocatrici scende in campo perfino Susanna Camusso. "È giunto il momento che, nel Paese in cui il calcio maschile la fa da padrone, anche l'Italia valorizzi maggiormente il calcio femminile - dice all'Ansa il segretario generale della Cgil -. Tutto il movimento calcistico femminile chiede da tempo risposte che continuano a non arrivare. In questi mesi più volte le calciatrici hanno subito insulti sessisti, hanno vissuto sulla loro pelle la discriminazione di un mondo ancora troppo chiuso e troppo maschilista. Alle calciatrici, come a tutte le lavoratrici e i lavoratori che hanno rivendicazioni sulle loro condizioni vanno date risposte". Ribadisce la propria linea anche il sindacato Aic. "Forzare la mano non credo sia una risposta alla protesta. Non so se si pensa che sia un inizio regolare del campionato - sottolinea Damiano Tommasi -. Le squadre sono compatte. Vediamo domani.

Bisogna prendere atto del malumore. Abbiamo cercato in tutti i modi di avere delle conferme che non sono arrivate. La federazione ad oggi non si è espressa. Le mancate risposte sono una conferma che c'è qualche cosa da cambiare. Ma mi sembra di capire che la volontà non sia quella". Sono a favore delle manifestanti anche 30 parlamentari Pd che, con prima firmataria Laura Coccia, esprimono "tutta la nostra solidarietà alle atlete impegnate nella protesta e chiediamo al presidente della Figc Carlo Tavecchio di rinviare la prima giornata di campionato". Ma il fronte non è unito come spiega l'attaccante della Fiorentina Women's, Patrizia Panico. "C'è molta spaccatura - evidenzia - Noi scenderemo in campo. La Lega Dilettanti e la Federcalcio hanno accettato i punti che chiedevamo e ora come ora questo sciopero non ha nessuna motivazione". Il riferimento è alla riunione del Comitato Esecutivo del 6 ottobre, in seguito al quale la Figc ha deciso anche lo stanziamento di 500mila euro, per sostenere progetti di promozione del calcio femminile e per creare un fondo di solidarietà per le calciatrici. Come richiesto dall'Aic, assieme all'apertura di una discussione sul vincolo sportivo e sugli accordi economici pluriennali.

Per la Lega Dilettanti tutto regolare: diramato il programma del primo turno senza alcun accenno alla protesta. Tra rumors e conferme dovrebbero scendere in campo sette squadre su 12: Graphistudio Tavagnacco, San Zaccaria, Riviera di Romagna, Fiorentina, Res Roma e Agsm Verona e Brescia (nei posticipi di domenica), ma bisognerà capire quante di queste schiereranno la 'Primavera'. La Fiorentina partirà al gran completo per Cervia per affrontare il Riviera di Romagna; il Sudtirol Damen Bolzano invece non si presenterà nella Capitale dove l'attenderà invano la Res Roma. Il campionato parte, ma nel caos.

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