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BOLOGNA. 'Ndrangheta: giornalista minacciata, "era giusto segnalare"

BOLOGNA. 'Ndrangheta: giornalista minacciata, "era giusto segnalare"

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"Ho pubblicato per il Resto del Carlino una serie di notizie che riguardavano la cena emersa poi in questa operazione e i provvedimenti prefettizi che sono seguiti nei riguardi di alcuni partecipanti. Dopo un articolo mi ha telefonato Mesiano dicendo che non dovevo più pubblicare pezzi. Ho parlato subito con i miei capi e abbiamo concordato fosse giusto segnalare la cosa. Vorrei ringraziare la procura antimafia di Bologna e il mio giornale". Lo ha detto la giornalista Sabrina Pignedoli, sottoposta a pressioni da Domenico Mesiano, già autista del Questore di Reggio Emilia (risponde di associazione mafiosa e minacce), per non pubblicare notizie sulla famiglia di Antonio Muto, il cui nome emerge nell'inchiesta della Dda di Bologna.
A quanto si apprende è al vaglio la possibilità di sottoporre la cronista del Resto del Carlino e collaboratrice dell'ANSA ad una forma di vigilanza o tutela.
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