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29 Luglio 2015 - 10:53
Una lettera in cui esprimere il dolore di Pasqualino Folletto alla famiglia Fassi. E' quella annunciata da Silvia Merlino e Stefano Romagnolo, legali difensori dell'uomo reo confesso dell'omicidio della tabaccaia astigiana Maria Luisa Fassi. L'uomo si trova da venerdì scorso nel carcere di Quarto d'Asti, dove lunedì è stato convalidato l'arresto.
Dall'inchiesta, intanto, emergono le testimonianze che hanno portato i carabinieri sulle tracce del magazziniere. Tra queste quella di un carabiniere in congedo, che ha notato Folletto nella zona del delitto e ha descritto agli ex colleghi dell'Arma la sua auto. Una Megane grigia, immortalata dalle telecamere di sicurezza nella zona dell'omicidio, e individuata qualche giorno dopo nel parcheggio del centro commerciale in cui l'uomo ha poi raccontato di avere speso il bottino della drammatica rapina, 840 euro.
Non trova conferme, invece, un'altra testimonianza, quella di un amico dei figli della vittima che avrebbe notato Folletto nell'ospedale di Asti nelle ore in cui la vittima lottava tra la vita e la morte. Sono state sospese, intanto, le ricerche del coltello da cucina con cui l'assassino ha colpito per 45 volte la tabaccaia. Riprenderanno nei prossimi giorni e non è escluso che i carabinieri decidano di effettuare un sopralluogo proprio con l'arrestato.
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