CICLISMO. Aru attacca al Tour con carattere

Scoppia il temporale e al Tour succede di tutto. Tra la discesa dal Montée de Bisanne e l’attacco della salita finale a Saint Gervais Mont Blanc, Romain Bardet attacca e va a vincere tutto solo la 19ª tappa. Il francese dell’Ag2r, che l’anno scorso aveva conquistato il traguardo di Saint Jean de Maurienne, arriva con il sorriso: era quinto in classifica, ora è balzato al secondo posto. Sì, perché nel frattempo alle sue spalle piovono cadute e distacchi. L’asfalto bagnato causa non pochi problemi in discesa: ne fanno le spese Pierre Rolland e Dani Navarro (che si ritira, come in precedenza aveva fatto Tom Dumoulin dopo una caduta e una violenta botta al polso sinistro: i primi esami parlano di una frattura al radio sinistro). Guai anche per Bauke Mollema, che finisce a terra e saluta il podio (prende 4’26’’), per Richie Porte (problemi meccanici, ma rientra) e per Chris Froome. La maglia gialla scivola in una curva a destra quando mancano circa 11 km alla fine e Bardet è già all’attacco: alle sue spalle cade anche Vincenzo Nibali. Il britannico di Sky riparte con la bici del compagno Geraint Thomas e riesce a difendere la leadership. Al traguardo è una maschera di fatica e dolore: arriva a 36’’ da Bardet, ma insieme ai rivali. Gli ultimi km di giornata costano caro ad Adam Yates, che rimane attardato e perde il terzo posto in classifica in favore di Nairo Quintana (quinto a 26’’ da Bardet). Ma soprattutto mandano in scena un Fabio Aru tutto grinta e carattere. Il sardo prova l’attacco ai -3 km, dopo un’accelerata della Bmc con l’instancabile Caruso. Per qualche metro, resta davanti al plotoncino dei big, poi viene affiancato e arriva al traguardo con i primissimi: sesto a 28’’ da Bardet, ma con 25’’ di vantaggio su Richie Porte – che cala nel finale dopo aver dato l'impressione di voler sferrare l'attacco decisivo – e 28’’ su Adam Yates. Ora è sesto nella generale e vede il podio a 1’33’’