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30 Ottobre 2015 - 00:01
ivrea palazzo municipale
Di fronte alla morte, bisogna per forza piangere? Alla sinagoga di via quattro martiri d'Ivrea, una performance teatrale per mostrare modi alternativi di vivere la morte. Venerdì 30 Ottobre alle 21 e Sabato 31 Ottobre alle 17 andrà in scena “spiro”, performance teatrale organizzata dal Collettivo teatrale interculturale “Biloura” di Alice Superiore per il progetto “Effimeria”.
Effimeria è un percorso artistico e culturale intorno alla tema della morte, imprescindibilmente legato a quelli di vita, salute, malattia e limite.
Nella società occidentale, basata sul razionalismo scientifico, sul consumo, sull’eterna giovinezza e sul benessere, la morte è un tabù sociale tenuto alla larga dall'ordinario corso della vita; è relegata in spazi e in momenti precisi ed è connessa solo a emozioni e valori negativi.
Della morte, rifiutiamo di parlarne, rifiutiamo che sia estranea al nostro controllo, rifiutiamo che possa essere vissuta positivamente.
Ma il pianto, la solitudine e il dolore che caratterizzano la nostra esperienza della morte, non sono l'unico modo di vivere questo momento; la storia umana lo dimostra.
L'impermanenza non è necessariamente qualcosa di negativo, anzi: la fragilità e il senso del limite possono essere veri e propri maestri di vita, capaci di dar valore all'esistenza.
Le azioni poetiche che hanno luogo in “spiro” traggono ispirazione dalla vicinanza con la morte e da ciò che codesta vicinanza può insegnare a tutti noi.
La scena si apre su una veglia funebre, usanza ricorrente in molti luoghi del mondo, compreso il nostro: amici, parenti e conoscenti del defunto nello stesso luogo per lunghe ore a dire addio e consolarsi a vicenda. Molte ore nello stesso luogo, l'esperienza ce lo insegna, possono dar vita a situazioni inusuali e finanche paradossali (pensiamo alle sale d’attesa).
I personaggi, a poco a poco, rivelano i propri caratteri, le proprie relazioni, i propri segreti,
attraverso la composizione in scena d’immagini sonore e di tableau vivant.
Da una situazione apparentemente drammatica, l’azione scivola delicatamente nel comico, nel poetico, nell'assurdo. Con “spiro”, di morte si può ridere e si può far poesia.
Di fronte alla morte, bisogna per forza piangere?
Nel cast: Eduardo Augusto Colombo, Victor Kanashiro, Angie Rottensteiner, Silvia Ribero, Tiago Viudes
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