- Faceva da staffetta tra la Siria e la Turchia per conto delle milizie jihadiste Lara Bombonati, 26 anni, la presunta foreign fighters. E' quanto sostengono gli investigatori che, in seguito alla denuncia di scomparsa dei famigliari, ne monitoravano gli spostamenti. Dopo la conversione all'Islam, la donna si era trasferita col marito in Turchia e in Siria dove, dopo l'affiliazione al gruppo combattente Ha'yat Tahrir Al-Sham, si occupava di dare assistenza logistica, sanitaria e psicologica ai combattenti. E spesso, appunto, faceva da staffetta verso la Turchia per consegnare o acquisire documenti. In occasione di uno di questi viaggi, la Bombonati era stata arrestata dalle autorità turche mentre cercava di rientrare in Siria utilizzando documenti contraffatti. Aveva legami con le milizie jihadiste Ha'yat Tahrir Al-Sham la presunta foreign fighter. Dalla ricostruzione della chat Telegram della giovane, secondo gli investigatori, è emerso che la donna era in possesso di importanti documenti relativi al gruppo combattente, operante nel territorio della provincia di Idlib, in Siria. Si tratta di una propaggine qaedista di Jabhat Al Nusra, gruppo armato salafita. Attivo dal 2012 anche col nome di 'fronte del soccorso al popolo di Siria', nei mesi scorsi ha rivendicato alcuni attentati terroristici compiuti nelle città di Homs e Damasco nei quali sono rimasti coinvolti anche dei civili. Voleva diventare martire ed era impegnato nella spasmodica ricerca del jihad. Francesco Cascio, marito della 26enne Lara Bombonati, è morto lo scorso 26 dicembre durante una non meglio precisata "irruzione armata" in un campo di addestramento in Siria. E' quanto si apprende nell'ambito delle indagini che nelle scorse ore hanno portato all'arresto della vedova con l'accusa di terrorismo internazionale. Secondo quanto emerge dalle indagini, sembra che a spingere l'uomo ad imbracciare il fucile sia stata proprio la donna, che al rifiuto del marito di andare a sparare gli avrebbe intimato di "fare il proprio dovere". Francesco Cascio era nato a Erice, in provincia di Trapanie aveva vissuto per circa vent'anni a Castellammare del Golfo (Tp). Di lui però, nella cittadina siciliana, non hanno notizie da un anno.
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