AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
02 Giugno 2025 - 15:36
L’acqua è arrivata di prima mattina, improvvisa, scomoda, insistente. Ma è durata poco. Giusto il tempo di ricordarci che certe magie vanno guadagnate. Poi, come accade da vent’anni, il cielo si è aperto e Corso Nigra ha ricominciato a profumare di mare.
Verso la mezza, puntuale come ogni 2 giugno dal 2006, è partita la distribuzione gratuita della zuppa. E come ogni anno, la fila era lunga, lunghissima. Un fiume di gente in attesa. Ordinata, sorridente, affamata di sapori ma anche di quel calore umano che solo questo rito sa regalare. Tre mila porzioni servite, una per ogni abbraccio, ogni storia, ogni cucchiaio che sa di sud e di casa.
A dare il via ufficiale alla giornata, il taglio del nastro con il sindaco di Ivrea Matteo Chiantore, accanto a Tony Cuomo, l’uomo che con un pentolone e un’idea ha costruito uno degli eventi più amati della città. Nessun discorso altisonante, solo l’emozione semplice di chi sa che sta facendo qualcosa che conta.
Intorno al pentolone, Tony si muove instancabile, come un direttore d’orchestra che suona col mestolo invece che con la bacchetta. C’è commozione nei suoi occhi. Lo sanno tutti: non è solo brodo, pesce e pomodori. È molto di più. È un gesto d’amore ripetuto per vent’anni.
Tra i volontari un volto familiare: l’ex sindaco Stefano Sertoli, grembiule al collo e mani in pasta, pardon nelle cozze. E poi la foto simbolo della giornata: Tony Cuomo con i consiglieri comunali Elisabetta Piccoli e Paolo Noascone. Politica messa da parte, il 2 giugno si lavora insieme per la città.
Infine la sorpresa: Cosmo, alias Marco Jacopo Bianchi, artista di fama nazionale e genero di Tony. C'è anche lui, ma senza clamore, con il suo stile discreto e sorridente. È lì per stare con la famiglia, con la gente. Accanto a lui, Antonietta Cuomo, una delle due figlie di Tony, e la sorella Lucia, entrambe col grembiule, come sempre. Perché la zuppa, prima di tutto, è una faccenda di cuore.
E il cuore batte anche per il sud. La torta azzurra lunga quattro metri, omaggio al quarto scudetto del Napoli, è più di un dolce: è un pezzo di identità. Un modo per dire grazie a Tony, che non ha mai dimenticato le sue radici partenopee.
“Una fetta per ogni stella”, ha scherzato qualcuno. Ma dietro la battuta, c’era l’orgoglio.
La musica, come sempre, ha fatto da colonna sonora. Davide Mindo ha guidato gli applausi e le emozioni, mentre gli ZetaGiò e Gli Amis d’la Crota hanno scaldato il pubblico, ormai dimentico della pioggia mattutina. Si è cantato, si è ballato, si è brindato. A bordo marciapiede, con le mani impiastricciate di sugo e gli occhi pieni di gratitudine.
Da segnalare il gesto che forse passerà alla storia: Tony che lancia il prezzemolo sulla folla. Un rito scaramantico, una benedizione profana. “Porta bene!” grida, e tutti ridono, applaudono, si sentono parte di qualcosa.
E poi la targa regalata dalla famiglia a Tony con su scritto "Ti vogliamo bene". Tutto sincero. Tutto spontaneo. Tutto vero e molto emozionante...
Insomma, vent’anni dopo la prima mestolata, Ivrea continua a stringersi attorno alla sua zuppa. Una zuppa che è diventata famiglia, festa, identità. Una zuppa che, ogni 2 giugno, unisce la Dora e il Vesuvio in un solo abbraccio.
Tony mescola. La gente applaude. Il brodo profuma ancora. E la città, per un giorno, è il posto più caldo del mondo.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.