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21 Febbraio 2025 - 09:22
Dieci anni fa veniva a mancare Don Remo Ghignone e Monastero di Lanzo perdeva così il suo ultimo Parroco.
Da quel 3 febbraio 2015 la guida della Parrocchia del piccolo paese montano è stata affidata al Parroco di Lanzo Torinese, Don Franco Gribaudo, che, insieme a Don Augusto Motta, coordina le varie attività.
Un paese con pochi abitanti ma caratterizzato da una radicata devozione per i Santi che nel corso dell’anno si celebrano nelle numerose chiesette sparse nelle varie frazioni. Nel territorio di Monastero si contano infatti tredici cappelle, oltre alla Chiesa di Chiaves, al Santuario di Marsaglia e alla Parrocchiale di Santa Anastasia in frazione Capoluogo, con un totale di circa venti celebrazioni ogni anno, che si sommano alle festività religiose tradizionali e alla celebrazione dei sacramenti.
Una religiosità che si intreccia con le tradizioni locali, che negli anni sono state mantenute vive, probabilmente anche grazie all’impegno di Don Remo durante i suoi 46 anni di ministero a Chiaves e Monastero.
I Sacerdoti di Lanzo, peraltro già molto impegnati con la propria Parrocchia e con quelle di Coassolo e Germagnano, in questo decennio sono stati coadiuvati da altri presbiteri dei paesi limitrofi, da alcuni Sacerdoti ancora studenti a Roma, nei periodi di vacanza dalle lezioni, e anche da parte di alcuni laici locali.
Le comunità parrocchiali di Monastero e Chiaves hanno ricordato il loro storico parroco con la celebrazione di alcune Sante Messe, in occasione del decimo anniversario della sua scomparsa, ma – come affermano in tanti – il suo ricordo più vivo riaffiora ogni volta che si ripetono quei riti tradizionali, che lui stesso ha sempre contribuito a trasmettere di generazione in generazione.
La sua generosità nel venire incontro alle esigenze dei suoi parrocchiani, che aumentavano poi a dismisura nel periodo estivo, è un ricordo che resta nei cuori.
Sempre disponibile per un consiglio, per una ripetizione di latino, per l’aiuto in una pratica. Inoltre ha dato impulso al restauro di chiese, cappelle e del Santuario di Marsaglia, creando anche dei gruppi di persone che, in ogni borgata, si facessero carico della loro manutenzione ancora in seguito.
Amante della musica, ha dato un significativo contributo alla rinascita della Società Filarmonica “La Montanara” di Chiaves-Monastero, nelle cui fila, per un certo periodo, ha anche suonato la tromba.
Per molti anni è stato inoltre insegnate di Religione alle Scuole Medie di Lanzo.
Indelebile è poi il suo ricordo in quanti si sono trovati a frequentare, loro malgrado, l’Ospedale Mauriziano di Lanzo, dove era Cappellano.
Tutti coloro che lo hanno conosciuto lo ricordano per la sua capacità di avere una parola buona per tutti, accompagnata anche da una battuta spiritosa, così come rimangono proverbiali le sue messe, che non si protraevano a lungo, e le sue omelie, concise ma significative.
Scultura dedicata a Don Remo, collocata nei pressi della Chiesa di San Giovanni Ev.
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