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Cumiana Letteraria, una serata di libri e identità accende il paese

Quattro libri in sala Vaudagna per raccontare radici del Pinerolese e coraggio dell’identità personale

Cumiana Letteraria, una serata di libri e identità accende il paese

Cumiana Letteraria, una serata di libri e identità accende il paese (immagine di repertorio)

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A Cumiana è tutto pronto per la nona edizione di Cumiana Letteraria, il salotto culturale di fine novembre che negli anni è diventato un appuntamento fisso per la comunità. La rassegna, guidata da Massimo Apicella, ha saputo portare in paese oltre quaranta autori, costruendo un percorso che unisce letteratura, musica e creatività e trasformando una semplice serata di presentazioni in un vero spazio di confronto pubblico.

L’edizione di quest’anno, sostenuta dal patrocinio di Regione Piemonte, Città metropolitana di Torino e Comune di Cumiana, punta ancora una volta a superare l’idea dell’evento “vetrina” per proporsi come occasione di riflessione collettiva. Non solo intrattenimento, dunque, ma un dialogo a più voci che mette al centro il tema dell’identità, declinata nelle sue molte sfumature: dal legame con il territorio alle scelte personali, dal patrimonio della memoria alle storie di coraggio individuale.

L’appuntamento è fissato per venerdì 28 novembre alle 21 nella sala Vaudagna, dove verranno presentati quattro libri legati da un filo conduttore preciso: la ricerca e l’affermazione di sé. A rappresentare l’identità territoriale e culturale del Pinerolese ci saranno “Profumi d'altri tempi” di Ezio Marinoni e Graziella Luttati e “Le ricette perdute”, a cura di Slow Food Pinerolese. Due opere che guardano al passato non in chiave nostalgica, ma come archivio vivo di gesti, sapori e racconti che definiscono un territorio.

Con “Profumi d’altri tempi” la memoria si intreccia con le atmosfere della vita quotidiana di una volta, restituendo al lettore frammenti di un mondo che continua a parlare al presente proprio attraverso odori, immagini e abitudini che sembravano scomparse. “Le ricette perdute”, legato alla tradizione di Slow Food Pinerolese, lavora invece sul patrimonio gastronomico come strumento di identità collettiva: piatti, ingredienti e preparazioni diventano una chiave per leggere la storia locale e per riscoprire un rapporto più consapevole con il cibo.

L’identità personale e il coraggio di scegliere la propria strada saranno invece al centro degli altri due titoli in programma: “Io volevo i tacchi a spillo” di Daria Collet e “Disegno l'onda con cui tu giocherai” di Giulia Gino. Due opere diverse per tono e linguaggio, ma accomunate dall’idea che la costruzione di sé passi anche attraverso la capacità di nominare i propri desideri, affrontare le difficoltà, misurarsi con le aspettative esterne e difendere il proprio percorso.

La nona edizione di Cumiana Letteraria si presenta così come un’occasione per tenere insieme due piani che spesso vengono tenuti separati: da un lato la salvaguardia delle radici culturali e storiche di un territorio, dall’altro la valorizzazione dell’identità individuale. I libri legati al Pinerolese mostrano quanto sia importante preservare ciò che rischia di perdersi – profumi, ricette, memorie condivise – mentre le opere di Collet e Gino ricordano che ogni biografia è una storia in costruzione, fatta di scelte, slanci e fragilità.

Come ormai da tradizione, le opere presentate andranno ad arricchire lo “Scaffale di Cumiana Letteraria”, inaugurato nel 2018 nella Biblioteca comunale. Si tratta di uno spazio dedicato a tutti gli autori che, con il loro lavoro, contribuiscono a dare lustro culturale al paese. Volume dopo volume, quello scaffale è diventato un archivio fisico della rassegna e, al tempo stesso, una traccia concreta del dialogo tra Cumiana e le tante voci che l’hanno attraversata.

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