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Il silenzio della chiesa, poi le voci bianche: sabato sera la musica si fa memoria e incanto

Debora Bria dirige il coro dei bambini in una serata pensata per emozionare, aprire il cuore e accendere la stagione culturale di Castellamonte

Il silenzio della chiesa, poi le voci bianche

Il silenzio della chiesa, poi le voci bianche: sabato sera la musica si fa memoria e incanto (foto di repertorio)

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C’è un momento, tra il giorno che muore e la sera che si accende, in cui tutto si ferma. Le luci si abbassano, il brusio cede il passo al silenzio e in chiesa si avverte solo il battito delle attese. Poi arriva il primo accordo. Ed è lì che succede qualcosa: le voci bianche del Coro Artemusica salgono come una carezza, dirette con maestria da Debora Bria, e riempiono l’aria con tutta la dolcezza, la forza e la verità che solo i bambini sanno regalare.

Sabato 17 maggio, alle 21.15, nella chiesa parrocchiale di Castellamonte, si apre così la nuova edizione della rassegna concertistica di primavera. Ma quest’anno non sarà come le altre: ogni nota porterà con sé il ricordo vivo di Albino Perino, direttore della banda cittadina per decenni, uomo che ha trasformato la passione per la musica in un dono collettivo. A lui, alla sua dedizione senza misura, è dedicata l’intera manifestazione. E l’apertura, affidata al coro dei più giovani, è un gesto poetico e potente: come dire che la musica non muore, si trasmette, si tramanda, si rinnova.

Non sarà solo un concerto: sarà un atto d’amore, un momento da vivere con la pelle e con l’anima. I brani scelti da Artemusica toccheranno epoche e stili diversi, passando dal sacro al popolare, costruendo un percorso emotivo pensato per commuovere, stupire, restituire bellezza. Nessuna retorica, solo quella bellezza limpida che si impone da sola, come uno squarcio di luce in una sera di maggio.

L’ingresso è libero. Ma l’invito è prezioso: lasciare tutto fuori, sedersi in una panca, ascoltare con il cuore, e rendersi conto che in una voce bambina può esserci la voce di un secolo intero. E che a volte, in una chiesa, succede qualcosa di speciale. Succede che la musica ci ricorda chi siamo.

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