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San Giusto Canavese

Truffa sventata a Ivrea: fingono di essere Carabinieri per estorcere 8.200 euro a un'anziana

Grazie all'intervento della nipote, il piano dei truffatori fallisce. Un giovane arrestato e un complice denunciato

«Signora, buongiorno, siamo i Carabinieri di Ivrea. È successa una tragedia: suo figlio ha investito un anziano di 85 anni, l’uomo è in pericolo di vita. Deve pagare 8.200 euro in contanti, altrimenti suo figlio andrà in carcere». La mattina del 26 ottobre, un’anziana signora viene contattata da dei sedicenti Carabinieri di Ivrea. Succede a San Giusto Canavese.

Una telefonata agghiacciante, di quelle che non vorresti mai ricevere, più o meno simile a quella ricevuta dai genitori di un assessore comunale di Ivrea.

Comunque La donna non capisce, si agita, tenta di avere maggiori informazioni, ma il panico prende il sopravvento.

Esegue tutte le istruzioni: raccoglie 8.200 euro in contanti che custodisce in casa, li mette in una busta e la chiude con la spillatrice. Scende in strada, dove ad attenderla c’è un certo Andrea, un altro finto Carabiniere, a cui dovrà consegnare il denaro.

arresto

Il piano è quasi riuscito, ma improvvisamente si materializza un ostacolo imprevisto: la nipote, che abita al piano di sopra e in quel momento incrocia la nonna in cortile. «Nonna, dove vai?» le chiede la donna. La nonna racconta tutto, ha fretta, deve aiutare suo figlio.

La nipote però non ci casca, la invita a tornare in casa, la tranquillizza e le dice: «Ci penso io».

Immediatamente chiama il papà: «Torna a casa, la nonna è stata truffata». L’uomo non se lo fa ripetere due volte, rientra, e contemporaneamente anche lo zio, figlio della vittima e ignaro di tutto, fa ritorno.

Mentre tutti sono in cortile a discutere di quanto accaduto, dal muretto del viale si scorge un ragazzo che sembra controllare la situazione.

Tale comportamento non sfugge ai presenti, che insospettiti gli corrono incontro e lo bloccano in attesa dell’arrivo dei Carabinieri. La scena è seguita a distanza da un altro soggetto, che, fiutato il pericolo, fugge a bordo di un’autovettura.

I Carabinieri di San Giorgio Canavese, unitamente ai colleghi del N.O.R. – Sezione Operativa di Ivrea, grazie alle testimonianze e alle analisi tecniche, sono riusciti a risalire al complice: un italiano di 41 anni. Il giovane di 20 anni è stato arrestato perché gravemente indiziato di "tentata truffa aggravata" e accompagnato presso la casa circondariale di Ivrea, mentre il complice è stato denunciato per lo stesso reato.

I provvedimenti a carico dei soggetti citati sono stati emessi durante le indagini preliminari e, pertanto, vige la presunzione di non colpevolezza.

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