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10 Marzo 2023 - 18:41
A noi piacciono i giovani che coltivano sogni, che seguono una passione, che credono in sé stessi senza arrenders davanti alle difficoltà.
E ce ne sono davvero tanti, contrariamente a ciò che spesso si sente dire in giro.
Abbiamo incontrato uno di questi giovani capace di emanare una freschezza contagiosa.
Stiamo parlando di Simo Veludo. Nato a Moncalieri 27 anni fa. Un viso pulito, un ragazzo educato. Lui è il vincitore del Festival di Castrocaro edizione 2021 con la canzone "Mutande".
A partire da quando aveva 10 anni si mise in testa di fare musica.
Simo ci racconta l'aneddoto che gli permise di iniziare questo suo splendido percorso artistico.
Simo Veludo durante un'esibizione
"Da bambino seguivo MTV, dove passavano videoclips di vari gruppi rock, come i Red Hot e gli Oasis. Sin da subito io li volevo imitare. A 10 anni chiesi a mio padre di comprarmi una chitarra elettrica e lui invece mi prese una chitarra classica. E mi disse queste parole: <<se imparerai a suonare la canzone "Samba pa ti" di Carlos Santana, ti comprerò la chitarra elettrica>>.
E io non so nemmeno quante ore trascorsi ogni giorno a suonare quella canzone, ma ricordo solo che sentivo dentro me una voglia matta di avere una chitarra, e ci misi tanta di quella determinazione e grinta che riuscii nell'impresa".
Questo aneddoto già la dice lunga su chi è questo ragazzo, e sul fatto che abbia sviluppato, sin da quando era un bambino, una sana passione, e sulla tenacia che ha messo in campo per raggiungere risultati.
Simo si considera per prima cosa un polistrumentista, un musicista che fa musica, e in seconda battuta un cantante, logica conseguenza di chi si accompagna con la chitarra. Difatti, delle sue canzoni, Simo ne scrive parole, musica e arrangiamenti.
L'anno 2021 è finora un anno unico, che lo ha consacrato nel mondo della musica. Come nelle migliori favole, la strada del successo è lastricata di sudore, sacrificio, incertezza e tante porte trovate chiuse.
Quell'anno ha inviato il video della sua canzone Mutande a un sacco di contest e gare canore varie che si disputavano in tutta Italia, senza venir preso in considerazione. Poi la svolta: viene contattato dagli organizzatori del Festival di Castrocaro per aver passato le eliminatorie, accedendo alla gara finale. E Simo Veludo, nello spettacolo live, spacca, andando a vincere l'edizione quell'anno.
Sul palco del festival di Castrocaro
"Quell'anno la canzone Mutande l’ho suonata e cantata dappertutto senza risultato. L’ho inviata a tante selezioni e contest, come Amici e XFactor, ma a nessuno piacque. Davvero, ormai quasi non ci speravo più, ma la prima regola è ‘credi in te stesso, se vuoi che ci credano anche gli altri’. E così non ho mollato.”
Il sorriso e la calma di Simo sono contagiosi, ci piace questo giovane che racconta i momenti duri sorridendo, come episodi che servono a fortificarci, a mettere alla prova la tenacia e la resistenza. E prosegue nel racconto:
“E un bel giorno mi arrivò la risposta della giuria del Festival di Castrocaro: la canzone Mutande aveva passato le selezioni, accedendo alla finale. Arrivai al contest insieme ad altri 35 artisti, tra l'altro eravamo di tutte le età; anzi, vorrei sottolineare che io mi sarei aspettato tanti giovani come me e invece mi sono ricreduto perché erano tanti gli artisti non più giovanissimi, tipo sui 50 anni. Alla finale con esibizione dal vivo mi aggiudicai il primo posto del Festival."
Prima dell'esperienza di Castrocaro, Simo si è esibito per strada tantissime volte, in centro a Torino, Ivrea e altre città del Piemonte. Una gavetta quasi doverosa, per tastare il terreno, per mettersi alla prova, per vedere se le canzoni possano piacere, per riuscire a vincere la timidezza. E scherzando ci racconta quelle giornate.
"Un sacco di volte suonavo e nessun passante si fermava ad ascoltarmi. Dopo ogni canzone mi guardavo intorno e pensavo tra me: ma cavolo, non uno che si è fermato. Ah ma io non demordo. A volte invece cantavo davanti a tante persone curiose che spesso mi accompagnavano battendo le mani a tempo. Insomma, la vita è così, un attimo di gioia in mezzo a infiniti attimi di sacrificio, lavoro, testa bassa e lavorare."
Con il premio di Castrocaro
E Simo davanti a noi si pone davvero come più che maturo per l'età verde che ha e questo non fa che aumentare la nostra stima nei suoi confronti.
Grazie al successo di Castrocaro, Simo Veludo si è fatto conoscere dagli addetti ai lavori, discografici, arrangiatori, musicisti e autori di testi.
Nel 2020 ha provato anche a superare le selezioni per partecipare al Festival di Sanremo; come vincitore di Castrocaro aveva diritto di saltare i contest preliminari. Si esibì davanti al team del Direttore Artistico Amadeus e all’orchestra del Festival, ma non venne scelto.
E gli è rimasto il sogno di poter partecipare al Festival di Sanremo. E Simo ci spiega cosa sia per lui il Festival di Sanremo.
"Sanremo è un palcoscenico unico, e solo a nominarne il nome, tutti, da mio nonno a mio nipote di 15 anni, sanno di cosa si parla. Per un musicista, un cantante, è un punto di approdo e di partenza. Si arriva a Sanremo per ripartire proprio da lì".
Un mese fa sono usciti gli ultimi due inediti con i titoli Stan e Non Stress, disponibili su tutti i siti di musica da Amazon e Spotify.. Stan ha come base musicale quella della canzone omonima cantata da Eminem ma con testo in italiano scritto da Simo.
E il programma di Simo per il 2023 è fitto di nuove canzoni, in uscite programmate, una ogni mese da qui all'estate, quando sarà pronto per gli appuntamenti live.
Ci saluta con quel suo sorriso, per noi la speranza che il domani sia un buon posto dove vivere.
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