Le strade come torrenti, le auto trascinate via, i fiumi straripati e le case sommerse dall'acqua. E' stata una notte di terrore quella vissuta dai cittadini marchigiani, travolti da una bomba d'acqua che ha devastato parte delle province di Pesaro Urbino e Ancona, dall'entroterra fino alla costa. A fine giornata si contano 9 morti e 4 dispersi, che molto probabilmente andranno ad allungare nelle prossime ore l'elenco delle vittime. Tra loro il piccolo Mattia, strappato ad otto anni dalle braccia della madre che tentava di sottrarlo alla furia dell'acqua, la 56enne Brunella Chiù e sua figlia diciassettenne Luisa Bartolucci. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso "angoscia" per la tragedia, mentre il premier Mario Draghi ha fatto visita alle zone colpite portando il sostegno del governo. "E' un disastro, faremo tutto il possibile", ha detto cercando di rincuorare i cittadini che hanno lamentato di non essere stati allertati in tempo. Ma, nonostante una giornata senza pioggia, le Marche continuano a restare con il fiato sospeso, in attesa dell'allerta gialla prevista per le prossime ore. E l'attenzione è rivolta anche ad altre quattro regioni per le quali la Protezione Civile ha emesso un'allerta arancione. Si tratta di Umbria, Campania, Basilicata e Calabria. In un solo pomeriggio le Marche sono state travolte dalla quantità di pioggia che solitamente cade in sei mesi. Si tratta, secondo i dati diffusi dal Cnr, del nubifragio più intenso degli ultimi 10 anni causato, con ogni probabilità, dal caldo eccezionale dell'estate. "E' piovuto in qualche ora un terzo di quello che normalmente piove in queste zone in un anno" dice il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio. Manca poco alla mezzanotte quando le strade vengono completamente inondate, con molte persone rimaste bloccate all'interno delle loro abitazioni o, peggio ancora, nei garage, nel tentativo di raggiungere l'auto per fuggire via. Nella zona di Senigallia - dove è ancora vivo il ricordo dell''alluvione del 2014 - gli anziani vengono raggiunti addirittura da gommoni da rafting per la difficoltà nei soccorsi. In molti, invece, raggiungono i tetti o le cime degli alberi. A fine giornata si contano 9 vittime, di cui due ancora senza nome: cinque ad Ostra, una a Ostra Vetere, una a Trecastelli, una nella frazione di Bettolelle e una a Barbara. Un'"apocalisse", come raccontano i testimoni, con "piante e alberi trasportati come fuscelli". Sono molti i sindaci a lamentare, poi, carenza di informazioni nei giorni precedenti la tragedia. "Non siamo stati avvisati adeguatamente - dicono -. C'era una allerta gialla, nomale ma la portata non era assolutamente prevista". "E' abbastanza evidente che l'evento, per come si è manifestato, è stato molto molto peggiore di quello che era stato previsto", replica Curcio, già dalle prime ore del mattino nelle aree colpite dall'alluvione. Con lui anche il presidente del consiglio, Mario Draghi, che ha annunciato il via libera allo stato di emergenza e un primo stanziamento di 5 milioni di aiuti per la popolazione. Per il momento, secondo quanto riferito dalla Prefettura di Ancona, ci sono quasi 200 sfollati, con le forze di polizia in servizio contro eventuali furti o saccheggi sugli immobili evacuati. Sono oltre 500, invece, gli interventi effettuati dai vigili del fuoco nelle province di Ancona e Pesaro Urbino, con l'impiego di 380 pompieri, con rinforzi giunti da Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Abruzzo e Toscana. Su quanto accaduto ha aperto un fascicolo anche la Procura, che procede per omicidio colposo e inondazione colposa. L'indagine, ancora in fase embrionale, avrà il compito di individuare se ci siano responsabilità di persone nell'apocalisse avvenuta ieri e durante la notte. Nelle prossime ore i riflettori saranno puntati anche sulle altre regioni a rischio. Oggi una bomba d'acqua si è abbattuta nel Sannio, in Campania, mentre l'Umbria ha chiesto lo stato di calamità per le forti piogge che hanno travolto alcuni comuni al confine proprio con le Marche.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.