Maxi operazione internazionale contro il traffico illecito di sostanze dopanti vendute anche online, la produzione illegale di farmaci contraffatti ad effetto dopante e l'uso di sostanze vietate nelle competizioni sportive. L'azione investigativa, la più vasta di sempre sul fronte sport e droghe, coordinata dai Carabinieri del Nas e da Europol, si è conclusa con l'arresto in tutta Europa di 234 persone. Mille gli iscritti sul registro degli indagati di differenti procure nei vari Paesi e sequestro di sostanze dopanti per un valore di 3,8 milioni di euro. Gli investigatori hanno scoperto nove laboratori clandestini, di cui uno anche in Italia, nel Salernitano, dove si producevano sostanze stupefacenti. L'attività antidoping ha consentito di controllare 600 atleti professionisti 'in e out-competition', di cui 19 sono risultati positivi. Nel complesso l'operazione, denominata Viribus, ha portato a sgominare 17 gruppi criminali coinvolti nel traffico internazionale di sostanze dopanti. Per quanto riguarda il nostro Paese, le indagini hanno permesso l'individuazione di un gruppo che operava tra Italia e Romania, e quindi l'arresto di 13 persone, oltre che al sequestro di ingenti quantità di sostanze dopanti e farmaci contraffatti, per un valore di un milione di euro. L'operazione Viribus è stata lanciata dai Carabinieri del Nas e da Europol nel mese di ottobre 2018 nel corso di un incontro al Ministero della Salute a Roma. All'attività investigativa hanno partecipato tutti i Paesi membri dell'Unione Europea, l'Interpol, Usa, Svizzera, Albania, Ucraina, Colombia, Montenegro, Moldavia, Islanda, Bosnia, Erzegovina e il Nord Macedonia. Importante pure il supporto dell'Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) e dell'Ufficio Europeo Antifrode (OLAF). In Italia gli ultimi dati disponibili dell'attività antidoping dei Nas, riferiti al 2018, hanno messo in evidenza che su 968 atleti controllati, 50 sono risultati positivi. Tra gli sport più colpiti, il ciclismo, le specialità di atletica leggera (in particolare le gare di lunga distanza) ed il triathlon. Mentre le sostanze vietate più frequentemente rilevate nel corso delle analisi sono gli anabolizzanti (testosterone, nandrolone), gli ormoni stimolanti (ormone della crescita ed eritropoietine come l'EPO), i cortisonici steroidei e i diuretici. L'Italia da anni e' impegnata nella lotta al doping in Europa con un ruolo di spicco. Solo poche settimane fa ha depositato al Consiglio d'Europa la ratifica della convenzione contro la manipolazione dei risultati sportivi, diventando cosi, dopo Norvegia, Portogallo, Moldova, Svizzera e Ucraina il sesto paese membro dell'organizzazione ad assumersi formalmente tutti gli obblighi contenuti nel testo. La ratifica della convenzione contro la manipolazione dei risultati sportivi si aggiunge a quella della convenzione anti doping e a quella contro la violenza negli stadi, redatta subito dopo la tragedia di Heysel.
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