TORINO. Alimentare: Maina, 50 candeline e 20 mln per crescere

La Maina, azienda nota per il panettone e il pandoro, festeggia i 50 anni e punta a crescere ancora: sul piatto ci sono 20 milioni di euro da investire entro il 2017 per ampliare gli spazi produttivi nello stabilimento di Fossano (Cuneo), per nuove tecnologie e prodotti di alta gamma.

Per il 2014 l'azienda, che si colloca al secondo posto del mercato dei dolci da ricorrenza di circa intorno al 7% dei ricavi rispetto all'anno scorso.

"Vogliamo porre le basi per i prossimi 50 anni", spiega l'amministratore delegato Marco Brandani, esponente della seconda generazione della famiglia che ha rilevato nel 1964 la pasticceria torinese Maina. "Oggi siamo sette tra fratelli e cugini, più due senior, all'interno dell'azienda - dice Brandani - ma continua ad essere una gestione equilibrata senza conflitti. Vogliamo che resti un'azienda familiare". La Maina, che nei 50 anni di attività ha sfornato più di mezzo miliardo di dolci, vende in più di 40 Paesi tra i quali sono in crescita gli Usa, "anche se il mercato di riferimento resta quello italiano".

Maina, che nel 1989 è stata la prima azienda italiana non localizzata nel Nord-Est del Paese a produrre il pandoro, ha sfornato nel 2013 oltre 21 milioni di dolci, tra panettoni, pandori, colombe e torte.

"I primi 50 anni di attività - spiegano Vincenzi Brandani e Antonio Di Gennaro, due dei fondatori di Maina - sono per noi un importante traguardo sin dall'inizio abbiamo puntato sulla qualità specializzandoci sui prodotti da ricorrenza. Negli anni, non siamo mai scesi a compromessi mantenendo sempre altissimo il livello qualitativo dei nostri prodotti, senza ricercare facili risparmi, a partire dalle materie prime. Su questo punto, siamo stati irremovibili".

Tra le iniziative ideate da Maina per il suo cinquantesimo compleanno ci sono due concorsi, uno rivolto ai consumatori di tutta Italia e l'altro per cittadini di Fossano, mentre sul mercato natalizio arriverà il panettone Anniversary.