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TORINO. 'Ndrangheta: Cirio tiene le deleghe di Rosso, per ora no a rimpasti

TORINO. 'Ndrangheta: Cirio tiene le deleghe di Rosso, per ora no a rimpasti

Alberto Cirio, presidente della Regione

"Rimpasti in giunta no, per ora tengo le deleghe di Rosso. Non parlo di poltrone mentre sono impegnato a difendere l'onorabilità dell'istituzione che rappresento". Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, torna così sull'arresto di Roberto Rosso e sulle dimissioni da assessore nel corso della giornata trascorsa in provincia di Cuneo. Prima a Mondovì, ad un incontro pubblico in occasione del compleanno dell'ex ministro Enrico Costa; poi a Monchiero, dove ha annunciato che il ponte controllato nell'alluvione 2010 sarà ricostruito, e a Cuneo, dove ha partecipato a due presentazioni. "Noi amministratori locali dobbiamo stare attenti alle infiltrazioni mafiose, meno lontane di quanto possiamo percepire, anche in territori che sembrano immuni - ha osservato -. Quanto accaduto ieri mi ha deluso profondamente. Dopo la conferenza stampa degli inquirenti ho capito che io e Rosso eravamo incompatibili e ho accettato le sue dimissioni". Cirio ha anche annunciato che dal 2020 Luca Robaldo, assessore comunale a Mondovì di 34 anni, sarà a capo della sua segreteria in Regione. "Sto riorganizzando lo staff del mio ufficio di presidenza. Luca (Robaldo, ndr) affiancherà l'attuale capo staff Davide Balena, che passerà a part-time per occuparsi in modo approfondito delle prossime tornate elettorali".
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