Dal governo francese arriva una 'mini riapertura' a Fiat Chrysler per il progetto di aggregazione con Renault, a condizione però che si rafforzi prima l'alleanza con Nissan. "Come Stato non abbiamo mai messo il veto a questa operazione, non abbiamo fatto fallire noi il matrimonio tra Renault e Fca" spiega il ministro francese dell'Economia, Bruno Le Maire, in un'intervista a FranceInfo Tv. "Abbiamo semplicemente chiesto, vedendo che Nissan non forniva il suo sostegno, cinque giorni supplementari per esaminare un'operazione da 30 miliardi di euro di capitalizzazione. Lo Stato non agirà mai né sotto pressione né di fretta". Le Maire ha incontrato il presidente della casa francese, Jean-Dominique Senard, che mercoledì è stato confermato nel suo incarico dall'assemblea degli azionisti. Secondo fonti del ministero dell'Economia i due hanno avuto "una eccellente riunione rivolta verso l'avvenire del gruppo Renault e dell'alleanza con Nissan". Senard, davanti agli azionisti, ha difeso la fusione tra Fca e Renault, che ha definito un progetto "eccezionale" dicendosi "dispiaciuto" dello stop alle trattative. "Era la prima volta - ha detto il manager agli azionisti - che c'era la possibilità di creare un campione europeo, in un momento in cui le persone continuano a lamentarsi che non esiste alcun esempio di questo tipo nel Vecchio Continente. Sarebbe stato un esempio perfetto per la Francia, per la Renault e l'Europa per dimostrare che possiamo fare qualcosa insieme". Fca resta alla finestra. D'altra parte in Francia le condizioni politiche che hanno spinto il gruppo italo-americano a ritirare la proposta al momento non sono cambiate. La mini riapertura di Le Maire ricalca in gran parte la posizione espressa nel giorno del consiglio di amministrazione che ha di fatto sancito lo stop alle nozze. In Francia si continua a parlarne, ma finora non ci sono segnali che possano fare ipotizzare una riapertura del negoziato. Il presidente John Elkann ha fatto un riferimento all'operazione durante la messa di trigesima di Gianluigi Gabetti, storico manager Fiat e consigliere dell'Avvocato Agnelli, al santuario della Consolata di Torino. "C'è una frase che ti piaceva per spronarci: 'le barche nei porti sono al sicuro, ma non è per quello che sono fatte'. Penso proprio che queste ultime settimane ti sarebbero piaciute", ha detto con orgoglio. Occhi puntati, a questo punto, sui giapponesi. Il 25 giugno ci sarà l'assemblea degli azionisti di Nissan, che dovrà confermare l'attuale amministratore delegato Hiroto Saikawa, subentrato alla guida della società dopo l'arresto a novembre di Carlos Ghosn. Verranno creati tre comitati (per nomine, audit e remunerazioni) che segneranno la svolta decisiva del "dopo Ghosn". Renault nei giorni scorsi avrebbe minacciato di astenersi dalla votazione, rendendola di fatto nulla.
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