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TORINO. Truffa all'Iva sullo champagne, nove indagati a Torino

TORINO. Truffa all'Iva sullo champagne, nove indagati a Torino
Le casse di champagne e di alcolici di pregio giravano ufficialmente per mezza Europa, ma era solo un trucco per frodare l'Iva e gonfiare le fatture. Parla di questo un procedimento della Procura di Torino terminato con l'avviso di conclusione delle indagini preliminari a nove persone. L'inchiesta, svolta dalla guardia di finanza dopo una segnalazione dell'Agenzia delle dogane, aveva preso in esame episodi accaduti fra il 2005 e il 2012. Le violazioni fiscali sono caduti in prescrizione e la contestazione riguarda solo reati di bancarotta: le aziende coinvolte nel 'giro' sono state fatte fallire dopo avere accumulato, per via delle compravendite inesistenti, debiti con l'erario fino a 43 milioni. Al centro dell'operazione, secondo gli inquirenti, c'era l'imprenditore Massimo Bimbatti, che insieme ad Antonella Pietrocola, come lui amministratore di fatto di un paio di società, avrebbe "organizzato e istigato" il sistema di vendite fittizie in Spagna, Gran Bretagna e Romania.
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