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TORINO. 'Stai lontana da lui', innamorata respinta accusata stalking

TORINO. 'Stai lontana da lui', innamorata respinta accusata stalking
Innamorata e respinta, ha perseguitato per quasi due anni la donna che credeva - a torto - essere la sua rivale. Con questa accusa, D.M., 58 anni, si trova sotto processo a Torino: deve rispondere di stalking. Oggi in tribunale la parte lesa, cassiera in un ipermercato, ha rievocato i fatti: "Mi si avvicinò una volta in una sala da ballo. 'Lascia stare il mio uomo', disse. Le risposi che non aveva motivo di comportarsi così perché lui per me era solo un amico. Prese a pedinarmi, a sorvegliarmi. Una volta mi colpì al volto. Cominciai a ricevere telefonate strane. E più volte mi ritrovai con le gomme dell'auto tagliate". Anche l'uomo conteso, un sessantenne, ha testimoniato, spiegando che con la parte lesa, in effetti, aveva avuto parecchio tempo prima una fugace relazione sentimentale: "Durò tre mesi. Ma io ero sposato, e ovviamente non funzionò. In ogni caso ci lasciammo da buoni amici e, per l'appunto, continuammo a vederci come semplici amici. Conobbi M. nella sala da ballo che frequentavo. Lei si innamorò di me, e io non la ricambiai: ero sempre sposato. Solo che cominciò a curiosare sull'altra donna: si era convinta che la nostra storia non fosse finita, ma aveva torto". La persona offesa (parte civile con l'avvocato Patrizia Fagioli) ha detto che la persecuzione è cessata nel gennaio del 2016, dopo l'ennesima denuncia. L'uomo (che è vedovo dal 2015) alla fine della testimonianza è stato aspramente redarguito in aula dall'imputata. L'accusa è sostenuta dal pm Elisa Pazè.
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