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TORINO. Azzardo: Chiamparino, nessuna ingerenza massimo rispetto Aula

TORINO. Azzardo: Chiamparino, nessuna ingerenza massimo rispetto Aula

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"Respingo nel modo più netto le accuse secondo cui avrei fatto un 'goffo tentativo di fare da sponda al Governo'. Al contrario, rivendico il mio dovere istituzionale di informare il Consiglio regionale del colloquio informale che insieme al vicepresidente Aldo Reschigna avevo avuto con il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta". Così il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, è intervenuto questo pomeriggio in aula, per chiarire le motivazioni della sua lettera al presidente dell'Assemblea legislativa, Mauro Laus, sulla legge in materia di gioco d'azzardo in vigore da ieri in Piemonte. "Con questa discussione e con l'ordine del giorno predisposto dalla maggioranza su cui mi auguro la convergenza tutto il Consiglio - ha affermato Chiamparino - mi pare si metta una parola chiara, netta, e definitiva alla quale tutti saremo attenuti, che ci permette di assumerci piena responsabilità per garantire l'applicazione di questa importante legge". "Se devo dire cose sgradevoli - ha aggiunto - tutti sanno che non mi preoccupo più di tanto di lisciare il pelo al gatto nel verso giusto. Ma se qualcuno ha preso la mia lettera come una indebita ingerenza nei confronti del Consiglio me ne scuso, voleva essere invece l'espressione di un pieno rispetto". "E comunque - ha detto ancora - se la lettera è servita a provocare questa discussione e a arrivare a un punto di chiarezza netta, condiviso da tutti - penso ai troppi che hanno detto in giro che se voglio posso fare una proroga alla legge - tanto meglio, come dicono i latini, ex malo bonum".
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