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03 Aprile 2017 - 11:47
carabinieri (foto d'archivio)
Importavano la droga sfruttando le rotte del narcotraffico internazionale per rifornire i consumatori torinesi e sfuggivano ai controlli grazie a un'applicazione sul cellulare per evitare le intercettazioni.
Così agivano i componenti della banda smantellata dai carabinieri della sezione antidroga del Nucleo Investigativo. I militari hanno notificato un'ordinanza di misura cautelare in carcere a cinque indagati, tre italiani, un gabonese e un albanese, ritenuti responsabili di detenzione e spaccio di droga. Il giugno scorso, tre persone erano già finite in manette. Il blitz era scattato in un garage di Torino, utilizzato come centrale di rifornimento dei pusher. La cocaina, dopo essere stata impastata in una piccola betoniera, veniva raffinata, lavorata e confezionata. A venderla nei quartieri ci pensavano 'gli operai della droga'. Giovani pusher, in prevalenza senegalesi, che, secondo gli investigatori, potrebbero essere un centinaio.
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