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TORINO. Sanità: in Piemonte rete endocrino-diabatologica

TORINO. Sanità: in Piemonte rete endocrino-diabatologica

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Si è insediata ufficialmente in Piemonte la rete endocrino-diabetologica, nata per rafforzare l'assistenza ai pazienti, codificare e uniformare percorsi di cura su tutto il territorio regionale, migliorare l'integrazione fra specialisti territoriali, ospedali e medici di medicina generale. La rete si occuperà del trattamento del diabete, ma anche di malattie endocrino-metaboliche come le patologie legate alla tiroide o l'obesità. L'obiettivo - spiega l'assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta - è spostare la gestione delle cronicità dal versante ospedaliero a quello territoriale in un progetto complessivo che comprende le Case della Salute e il piano per la riduzione delle liste d'attesa "che - afferma Saitta - intendiamo approvare entro fine mese. Con la creazione di questa rete vogliamo testare una modalità di lavoro che potrà essere estesa a tutte le altre attività e discipline". 

La Commissione diabetologica operativa da molti anni è stata quindi integrata con l'inserimento degli endocrinologi. Ne entrano così a far parte, fra gli altri, direttori e responsabili dei reparti di Endocrinologia e Diabetologia degli ospedali: il professor Ezio Ghigo per la Città della Salute, il professor Gianluca Aimaretti per il "Maggiore della Carità" di Novara, la dottoressa Egle Ansaldi dell'ospedale di Alessandria, il dottor Giorgio Borretta dell'ospedale di Cuneo. Entrano nella Commissione anche la dottoressa Annamaria Nuzzi, responsabile di Diabetologia dell'Asl Cn2 e la dottoressa Ivana Rabbone, referente del centro di Diabetologia pediatrica della Città della Salute.

Il coordinamento clinico regionale della rete è stato affidato al dottor Carlo Giorda, responsabile della Diabetologia territoriale dell'Asl To5, che coordinerà anche l'area interaziendale Piemonte occidentale. Il coordinamento dell'area Piemonte Orientale spetterà invece al dottor Luigi Gentile, responsabile di Diabetologia presso l'Asl di Asti. In un secondo momento, la rete verrà strutturata in quattro quadranti con specifici centri hub di riferimento: l'area metropolitana di Torino con Mauriziano, Città della Salute, Maria Vittoria e San Luigi, il Nord-est con l'ospedale di Novara, il Sud-est con l'ospedale di Alessandria, il Sud-ovest con l'ospedale di Cuneo.

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