Inchiesta Murazzi, difesa Altamura (Pd). "Mai aiutato gestori ..."

Non ha aiutato i gestori dei Murazzi e, anzi, per le sue prese di posizione sul caso ha ricevuto le critiche di esponenti della maggioranza e dell'opposizione e ha anche subito minacce anonime. Questa, in sintesi, è stata la difesa dell'ex assessore al Commercio Alessandro Altamura, interrogato ieri a Palazzo di Giustizia nell'inchiesta sulle concessioni dei locali dei Murazzi. L'audizione è durata tre ore. Altamura è indagato perché, insieme a Chiamparino, risulta essere il proponente della delibera con cui il 25 agosto 2009 vennero concessi sconti e agevolazioni ai gestori dei locali dei Murazzi nonostante fossero da tempo morosi o inadempienti. A questo proposito, Altamura ha fatto presente che l'assessore al patrimonio, Viano, era in ferie, e che il provvedimento era stato confezionato sulla base del lavoro degli uffici tecnici del patrimonio e dell'arredo urbano, e di un'istruttoria coordinata dal city manager Cesare Vaciago (anche lui indagato). Il sindaco, da parte sua, se "la trovò sulla scrivania". "Con quella delibera - ha detto - si è cercato di sanare una situazione complessa. Revocare subito le concessioni avrebbe provocato l'apertura di lunghissimi procedimenti giudiziari. La situazione, in quel periodo, era problematica: c'erano stati gravi episodi di criminalità, nella zona, e l'amministrazione si sentiva obbligata a fare passi concreti e decisi". In ogni caso, Altamura - che ha sottolineato che non aveva competenze specifiche sulla materia dei canoni - da tempo non si occupava della questione: nel febbraio del 2009, visto che i gestori non pagavano "nemmeno seguendo il piano di rientro concordato da Vaciago", revocò la delibera sulla costituzione di un consorzio sui Murazzi e sulla riqualificazione della zona. Gli scontri con il mondo politico e con i 'Murazzisti' cominciarono allora. Durante la seduta aperta di una commissione gli venne anche scagliato un portafoglio sul volto.