Cerca

VERCELLI. Commando in autostrada per rapine a mano armata,11 arresti

VERCELLI. Commando in autostrada per rapine a mano armata,11 arresti

arresto

Agivano sulle autostrade di Piemonte e Lombardia con commando di 5-6 persone alla volta, tutte con volto coperto e tutte armate di pistola. Il loro obiettivo erano i tir che trasportavano beni di lusso da riciclare sul mercato nero: profumi, occhiali, scarpe, borse griffate, prodotti di telefonia. Un bottino complessivo di 15 milioni di euro. L'operazione Luxury, che ha messo in campo una sessantina di operatori del Compartimento della Polizia Stradale di Torino e Questura di Vercelli coordinati dalle Procure di Vercelli e Milano, ha messo fine alla razzia: 11 gli arrestati, tutti italiani e residenti nel Milanese, tra i 35 e i 60 anni.

Il modus operandi per ogni colpo si serviva di 2-3 veicoli e di un trattore stradale con i quali la banda bloccava l'autotrasportatore di turno. Mentre immobilizzavano l'autista con fascette di plastica per cavi elettrici, il semirimorchio carico di merce veniva sganciato dal mezzo rapinato e riagganciato al trattore stradale che lo portava a San Giuliano Milanese dov'era il deposito della refurtiva e da dove erano stoccati e smistati i prodotti. Una vera e propria base operativa dell' organizzazione criminale. La rapina, da cui sono state avviate le indagini, è stata commessa sul raccordo autostradale A/5-A/4 Ivrea-Santhià ai danni di un camionista francese che trasportava profumi e cosmetici per un valore di 5 milioni di euro. Quel giorno del febbraio 2015 il reato venne sventato dall' intervento delle pattuglie della Polizia Stradale che costrinse i banditi a fuggire.

Le indagini, coordinare per la parte vercellese dai sostituti procuratori Davide Pretti e Serafina Aceto, ben presto si sono estese dalla provincia di Vercelli a quelle di Milano, Bergamo, Lodi e Monza. Intercettazioni telefoniche e ambientali, videocamere nascoste all'ingresso del capannone di San Giuliano Milanese, hanno portato dopo un anno alle misure cautelari in carcere. La banda è ritenuta responsabile di 3 rapine a mano armata con sequestro di persona e di 2 rapine tentate, di ricettazione della merce sottratta, del riciclaggio di alcuni veicoli utilizzati per la commissione dei reati. Le accuse sono di rapina, riciclaggio, ricettazione e sequestro di persona.

Durante le perquisizioni gli investigatori hanno anche trovato il necessario per falsificare le targhe.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori