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11 Gennaio 2016 - 16:14
Export
Nel terzo trimestre del 2015 l'export dei distretti piemontesi è cresciuto del 6%, meglio della media italiana (+3,6%). Da nove trimestri i distretti piemontesi mostrano un ritmo di crescita superiore al resto d'Italia. Si conferma su livelli di eccellenza l'oreficeria di Valenza, crescono i dolci di Alba e Cuneo (7,4%), la nocciola e la frutta piemontese (+8,4%) e, soprattutto, le macchine tessili di Biella (+44,6%) grazie a nuove commesse sul mercato cinese.
Svizzera, Francia e Stati Uniti sono i tre mercati in cui l'export dei distretti piemontesi è cresciuto di più, in valori assoluti. L'export dei due poli tecnologici della regione è invece di nuovo negativo.
I dati emergono dal Monitor dei distretti del Piemonte di Intesa Sanpaolo, che stima per il quarto trimestre del 2015 "una nuova crescita per le esportazioni dei distretti piemontesi" e una chiusura dell'anno con un aumento intorno al 9%, in accelerazione rispetto al 2014.
Nel terzo trimestre sono cresciute lievemente anche le esportazioni di altri quattro distretti della regione: la rubinetteria e valvolame di Cusio-Valsesia (+2,7%), il tessile di Biella (+2%), il riso di Vercelli (+3,8%) e i frigoriferi industriali di Casale Monferrato (+0,4%).
Luci e ombre per gli altri tre distretti del Piemonte. Le esportazioni di vini di Langhe, Roero e Monferrato, nonostante un terzo trimestre negativo, grazie a una buona prima metà dell'anno e agli ottimi risultati conseguiti negli Stati Uniti, nel periodo gennaio-settembre si sono confermate sui livelli di massimo storico toccati nel 2014. Lo stesso discorso vale per il caffè, le confetterie e il cioccolato torinese: nonostante la flessione estiva, i primi nove mesi dell'anno, grazie al mercato americano, si sono chiusi con una crescita dei flussi di export e con un ulteriore miglioramento rispetto ai valori record del 2014. Nel caso dei casalinghi di Omegna, invece, il dato negativo del periodo estivo riporta le esportazioni del distretto sui bassi livelli toccati nel 2014, in pesante ritardo rispetto al 2012 (-16%).
Oltre a Svizzera, Francia e Stati Uniti, buone performance sono state ottenute sul mercato cinese (Cina e Hong Kong) dove si è registrato un balzo dei flussi di export di macchine tessili di Biella e di oreficeria di Valenza. Sono state così superate le difficoltà incontrate in Russia e in Germania.
I due poli tecnologici piemontesi Ict e l'aerospazio hanno subito arretramenti sui mercati esteri. Il primo, però, grazie a una buona prima parte del 2015 e al traino di Francia, Turchia e Stati Uniti, è riuscito a chiudere i primi nove mesi dell'anno con un progresso tendenziale del 7,4%. L'aeronautica di Torino, invece, presenta un bilancio negativo sia per il calo subito negli Stati Uniti, sia per la fine di un'importante commessa nel Ciad.
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