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31 Ottobre 2015 - 11:19
La carcassa del convertiplano
Una palla di fuoco nel cielo, un boato, lo schianto. Tragedia nei cieli del Piemonte, tra i campi di mais della provincia di Vercelli, dove è precipitato un velivolo sperimentale della Agusta Westland. I due piloti, un italiano e un ex ufficiale della Marina statunitense, sono morti carbonizzati tra le lamiere, che secondo i testimoni non sono finiti sulle case - dove poteva essere strage - soltanto grazie a una manovra eroica dell'equipaggio. Ed ora si indaga sulle cause.
Il mezzo caduto era un convertiplano AW609, un velivolo mezzo aereo e mezzo elicottero, dotato di motori basculanti in grado di ruotare attorno all'asse orizzontale delle ali. Era partito da Vergirate, in provincia di Varese, dove ha sede l'Agusta, e si trovava nei cieli del Vercellese per un collaudo. "Da tempo notavamo il passaggio di questi velivoli sulla nostra città, e neppure troppo in alto", afferma il sindaco di Santhià, Angelo Cappuccio. Era in volo in modalità aeroplano, quando sopra l'abitato di Santhià ha avuto un guasto tecnico. "Ho visto una palla di fuoco in cielo, poi una esplosione fortissima e quello strano aereo che cadeva", dice un testimone. "Volava basso sulle case ed era in fiamme - aggiunge un altro -. Se fosse caduto in città sarebbe stata una strage".
L'allarme è stato immediato e in pochi minuti sono arrivati sul posto, in frazione Ponte di Ferro, vigili del fuoco, 118, carabinieri e polizia. Per Piero Venanzi, 53 anni, pilota Agusta Westland, e Herbert Moran, ex pilota della Marina americana originario dell'Oregon ma residente a Varese, non c'era più nulla da fare. Il velivolo, un prototipo, dopo l'esplosione si è spezzato in tre parti: in mezzo ai due motori, distanti tra loro un centinaio di metri, la carlinga in fiamme.
Sul luogo della tragedia anche i tecnici dell'Agusta. "Il modello coinvolto è uno di quelli di punta nello sviluppo che stiamo facendo - ha detto l'ad di Finmeccanica, Mauro Moretti -.
Il nostro pensiero è per le famiglie di due colleghi importanti, però, avendo presente l'accaduto, non ci fermeremo". Unanime il cordoglio del Governo e della Regione Lombardia, dove i due piloti morti erano residenti.
La Procura di Vercelli ha aperto un'inchiesta, al momento a carico di ignoti, per far luce sulle cause della tragedia. Il reato ipotizzato dal sostituto procuratore Ezio Domenico Basso, è di omicidio colposo con disastro aviatorio. "Dovremo fare gli approfondimenti del caso, ci sarà l'autopsia e penso che acquisiremo tutta la documentazione relativa al velivolo". Ed una inchiesta è stata aperta anche dall'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv), che ha inviato sul posto un proprio team investigativo.
"Dispiace per l'equipaggio e per questa terribile tragedia - sottolinea il primo cittadino di Santhià -. Possiamo ritenerci fortunati che lo schianto non sia avvenuto in città, il pilota, allontanando il velivolo dalle case, è stato molto bravo. Ha compiuto un gesto eroico".
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