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16 Settembre 2015 - 16:57
"Non ho spaccato i vetri per rubare, ma per farmi arrestare: così posso tornare in Marocco".
Questa la spiegazione che Taoufiq S., 35 anni, ha fornito al tribunale a Torino, dove oggi è comparso per la convalida del fermo per danneggiamento eseguito dai carabinieri. L'uomo, durante l'udienza, ha dato in escandescenze al punto che il giudice Immacolata Iadeluca ha disposto una visita medica e una perizia psichiatrica.
Taoufiq era stato fermato per avere sfondato con un tombino il vetro di un'auto. In precedenza aveva tentato di rompere nello stesso modo l'ingresso C della stazione di Porta Susa.
"Sono in Italia dal 2004 e l'ho girata tutta, da Caltanissetta a Racconigi. Mai un arresto né una condanna. Ma sono rimasto senza lavoro e senza casa. Qui a Torino ho dormito in una cantina che se lei la vede, signor giudice, scommetto che vomita. Un poliziotto mi ha detto che se voglio essere arrestato devo rapinare qualcuno. Io non ho voglia di fare rapine, così rompo vetri". In seguito, però, si è messo a inveire ("voi non mi state ascoltando, mi volete incastrare") e ha detto che si rivolgerà "a Strasburgo" dove "ci vado anche a piedi". Poi ha aggiunto che "scriverà alla Svizzera e agli Stati Uniti". E' stata disposta la custodia in carcere e, quindi, la perizia psichiatrica.
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