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TORINO. Sgombero campo rom, Nosiglia rilancia appello accoglienza

TORINO. Sgombero campo rom, Nosiglia rilancia appello accoglienza

Cesare Nosiglia

 "C'è un richiamo preciso che mi sento in dovere di fare, mentre è stata completata la nuova fase del progetto di allontanamento dai campi abusivi. Ed è un richiamo alla accoglienza, basata sul rispetto di ogni persona e soprattutto dei minori". Il richiamo è di mons. Cesare Nosiglia che invita a non ridurre il problema a "questione di ordine pubblico". L'arcivescovo chiede "a tutti i torinesi di superare i sentimenti di diffidenza nei confronti delle popolazioni nomadi". "Ma allo stesso modo, e con uguale convinzione, mi rivolgo ai Rom, ai Sinti, alle comunità nomadi presenti nel nostro territorio perché - aggiunge Nosiglia - anche essi si impegnino a proseguire quel percorso di condivisione della cittadinanza già iniziato da tempo, pur tra molte fatiche e incomprensioni reciproche". Ribadisce dunque la disponibilità della Chiesa di Torino, coinvolta da anni nel dialogo con le istituzioni pubbliche,a dare il suo contributo a "superare i campi", entrando in una diversa logica abitativa e relazionale con la città. Ma "ciò è possibile - conclude Nosiglia -solo con uno sforzo intenso di collaborazione fra tutte le parti in causa, in un clima di rispetto profondo delle diversità ma anche della legalità che è una, per tutti. Credo anche necessario sottolineare come il rinnovato quadro istituzionale, con l'entrata in funzione della Città Metropolitana, debba offrire l'opportunità di allargare il coinvolgimento di altre realtà territoriali, oltre al Comune di Torino, nei progetti che riguardano le popolazioni nomadi e le strategie di inclusione".
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