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NOVARA. Microfono era acceso, bestemmia sindaco Novara diventa caso

NOVARA. Microfono era acceso, bestemmia sindaco Novara diventa caso

alessandro canelli

Una bestemmia sfuggita al sindaco di Novara, Alessandro Canelli, durante l'ultimo Consiglio comunale, a microfono rimasto acceso, ha scatenato un caso politico. Il Pd accusa il primo cittadino "di mancanza di rispetto per il luogo, l'aula consiliare, e i consiglieri comunali". "Le 'intemperanze' di Canelli, e vorremmo dire anche di diversi tra i suoi consiglieri di maggioranza, sono in realtà rivelatrici della sua vera natura: si è presentato agli elettori come un moderato, come un 'bravo ragazzo', ma in realtà non lo è. Come il suo leader nazionale Salvini, Canelli non si fa scrupolo di assumere un linguaggio al limite della violenza e di mancare di rispetto". "Quando si commette un errore, bisogna avere il coraggio di ammetterlo - si scusa il sindaco Canelli -. Mi scuso con tutti, consiglieri comunali e concittadini: nessuno deve lasciarsi sfuggire, neppure involontariamente, un'espressione di quel tipo. Vi assicuro in tutta sincerità che mai avrei voluto pronunciare una frase che non rappresenta i principi nei quali credo. E soprattutto vi assicuro che un simile episodio non si ripeterà".
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